Ucraina, altro deputato filorusso finisce nel cassetto
Pneumatici incendiati. Auto danneggiate. Lancio di uova e, da un paio di settimane almeno, la rivolta dei manifestanti ucraini contro i deputati filorussi prevede anche la defenestrazione dell’esponente parlamentare avverso in un cassonetto. Così, dopo Vitali Zhuravski, a subire la violenza è stato questa volta Viktor Pilipishin, che in un video pubblicato su Youtube appare seduto su un marciapiede sommerso dall’immondizia e cosparso di vernice rossa mentre delle persone lo insultano e gli gettano in faccia i rifiuti. Gli artefici della singolare aggressione, anche in questo caso, sono dimostranti infuriati contro un altro deputato ucraino legato al deposto presidente Viktor Ianukovich. «La gente indignata – scrive su Facebook Varta Kieva, una sorta di compagine che pretende di farsi giustizia da sé – gli ha dimostrato che il suo posto è nell’immondizia della storia, e gli ha versato addosso della vernice rossa perché si ricordi che il suo voto alla Rada ha causato la morte di persone innocenti». Il riferimento è alle cosiddette «leggi liberticide» approvate dal parlamento il 16 gennaio per alzata di mano, e senza dibattito in aula: una controversa disposizione giuridica che prevede – tra i vari precetti normativi – provvedimenti restrittivi e pene decisamente più severe per i partecipanti a manifestazioni non autorizzate. Queste leggi sono arrivate peraltro in piena rivolta di Maidan, portando la tensione alle stelle e provocando una reazione violenta dei dimostranti e i primi morti. Opora, una ong ucraina per la regolarità delle elezioni, ha condannato l’assalto definendolo un tentativo di impedire a Pilipishin di candidarsi alle legislative del prossimo mese, perché è avvenuto proprio la sera del 25 settembre, quando il deputato è andato in commissione elettorale per presentare la propria candidatura. Opora ha però anche sottolineato che ci sono prove che Pilipishin abbia tentato di comprare voti quando è stato eletto nel dicembre scorso.