Un selfie con Berlusconi? “Processato e punito” dal Nuovo Centrodestra
Prima “vittima” della campagna di riavvicinamento di Berlusconi a Ncd: dopo due ore di colloquio e un selfie con il Cav a Palazzo Grazioli (foto tratta dal profilo twitter dell’interessato), comunicati alla stampa, Giacomo Bugaro, coordinatore regionale del Nuovo centrodestra nelle Marche, è stato invitato da Gaetano Quagliariello a lasciare il coordinamento di Ncd. «Bugaro, preso atto della richiesta, ha rimesso il suo mandato», si legge in una nota di Ncd. La replica: «Mi pare che siamo al Gulag. Ci resto male ma ne prendo atto». Bugaro, vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, aveva postato su Twitter la foto con Berlusconi e dato conto del suo incontro in termini abbastanza entusiastici. «È stata una grande emozione – aveva detto – avere la possibilità di trascorrere due ore a colloquio con il presidente Berlusconi ricevendo da lui opinioni e spunti sui temi dell’attualità politica ed economica che segnano il nostro tempo». Ex Forza Italia, alle prese con le elezioni regionali del 2015 in una regione governata da decenni dal centrosinistra, con il Cavaliere Bugaro aveva fatto anche «una disamina delle motivazioni che hanno portato me, storico azzurro sin dal 1994, ed altri amici a non aderire lo scorso novembre alla rinascita di Forza Italia». Sulle idee da mettere in campo – aveva aggiunto – «abbiamo concordato un percorso utile alla auspicata riunione dei moderati, di cui al momento però non intendo parlare oltre: ve ne sarà occasione nel corso delle prossime settimane, posto che l’incontro odierno si è concluso con l’impegno a rivedersi a brevissimo». A stretto giro invece, la doccia fredda dell’invito di Quagliariello a fare i bagagli. «Prendo atto – chiosa il diretto interessato – che da diversamente berlusconiani siamo diventati totalmente antiberlusconiani».
«Sono stato invitato da Berlusconi, non ho chiesto io di vederlo, per parlare del futuro dei moderati. Se questa viene vissuto come una pregiudiziale… La richiesta di Quagliariello – racconta Bugaro, “sorpreso” della piega presa dalla vicenda – è stata molto cortese ma espressa in toni molto determinati. La mia permanenza nel gruppo consiliare di Ncd? Valuterò serenamente il da farsi, ne parlerò con Maurizio Lupi, al quale sono legato da un rapporto di affetto». Io, conclude, «sono un liberale, mi sembrava di aver fatto una cosa normale, ma evidentemente a Roma i nervi sono molto tesi…».