Appello al prefetto di Roma sulla trascrizione delle nozze gay. Il centrodestra: «Marino va fermato»

15 Ott 2014 16:39 - di Guglielmo Federici

Un esposto in Prefettura di Roma per chiedere l’intervento di Giuseppe Pecoraro per “fermare” il sindaco di Roma Ignazio Marino nella sua intenzione di riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. A presentarlo un gruppo di consiglieri comunali del centrodestra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia fino a Nuovo centrodestra, guidati dall’ex primo cittadino della Capitale Gianni Alemanno. «L’atteggiamento del sindaco – si legge nel documento – rappresenta un pericolo per il rispetto dell’ordine costituzionale, degli organi istituzionali e della legge dello Stato, ed ha un effetto grave in termini di disorientamento dei residenti non solo di Roma Capitale ma della stessa Nazione che essa rappresenta». Nell’esposto si fa riferimento anche a provvedimenti giudiziari passati contrari a quanto annunciato dal sindaco Marino in un’intervista a Skytg24 («Io non chiedo ai miei funzionari con un’ordinanza di fare le trascrizioni, le farò io sabato prossimoı, aveva detto il chirurgo dem) come ad esempio il decreto del Tribunale di Milano del 17 luglio 2014 o quello della Corte d’Appello di Firenze del 24 settembre 2014. «In questo esposto si denuncia la gravità di quello che il sindaco Marino vuole fare – commenta Alemanno – Il sindaco si mette in una posizione superiore a qualsiasi altro registrando matrimoni gay contratti all’estero. È una cosa inaccettabile e intollerabile. Questo viola le leggi dello Stato e il prefetto deve assolutamente intervenire». Presenti in Prefettura anche il capogruppo di Fdi in Campidoglio Fabrizio Ghera, il vicepresidente dell’assemblea capitolina Giordano Tredicine, i consiglieri comunali Giovanni Quarzo (Fi) e Lavinia Mennuni (Ncd). Se sabato mattina il sindaco Marino registrerà i matrimoni gay, come gruppi di opposizione di centrodestra in Assemblea capitolina presenteremo una denuncia penale, perché il sindaco non è tenuto, a norma di legge, a registrare i matrimoni gay contratti all’esterom annuncia il vicepresidente dell’Assemblea capitolina Giordano Tredicine (Pdl).

La bufera chiama in causa tutte le amministrazioni: «Pochi giorni» e le eventuali effettuate trascrizioni di matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero da parte di Comuni della Provincia di Firenze verranno annullate d’ufficio», ha spiegato  il prefetto del capoluogo toscano Luigi Varratta. «Stiamo procedendo con le tutte le verifiche del caso – ha detto il prefetto – due Comuni in questo territorio hanno dato disposizioni in merito alle trascrizioni, Empoli e Montespertoli. Noi stiamo controllando le eventuali avvenute trascrizioni: una volta fatto questo, procederemo con l’annullamento d’ufficio. Questione di pochi giorni».

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