«Basta sbarchi»: da Reggio a Milano centrodestra in piazza contro l’immigrazione clandestina
Denunciare il fallimento dell’operazione e chiedere che venga chiusa. Per davvero. È l’obiettivo delle diverse manifestazioni contro Mare Nostrum che si svolgono oggi, a un anno esatto dall’avvio dell’operazione di soccorso nel Mediterraneo voluta dal governo Letta e proseguita dal governo Renzi. A Reggio Calabria, alle 15, sfilerà il corteo nazionale di Fratelli d’Italia, una “catena tricolore” che si concluderà alle 17 con il comizio di Giorgia Meloni. La presidente di FdI, però, è arrivata in Calabria già ieri pomeriggio, per visitare quella che sul suo profilo facebook ha chiamato «la tendopoli-lager» di Rosarno. «Una città violata da un’invasione che produce insicurezza, rischi sanitari altissimi e un evidente problema sociale. È una situazione insostenibile per i cittadini di Rosarno, ma anche per questi nuovi schiavi ridotti a vivere in condizioni disumane per colpa della demagogia di una sinistra radical chic», ha commentato ancora la Meloni, sottolineando che «accoglienza non è negare la dignità, solidarietà non è far vivere queste persone come bestie, integrazione non è sommergere con migliaia di immigrati una città di 13mila abitanti». Appuntamento, dunque, alla manifestazione di oggi «per dire basta a questo scempio».
Ma si scende in piazza anche a Milano, dove la Lega ha chiamato a raccolta militanti e simpatizzanti in piazza Duomo per le 18, puntando a raggiungere quota 100mila partecipanti. Ancora alle 18, poi, si svolgerà la mobilitazione virtuale #stopmarenostrum, un tweet storm lanciato da Forza Italia e fortemente voluto dal senatore Maurizio Gasparri. Ma ad aprire questa lunga giornata di protesta è stata una manifestazione a carattere locale, convocata per la mattina, in piazza Trilussa a Roma, dai giovani di Forza Italia e dal capogruppo azzurro alla Regione Lazio, Luca Gramazio.