Brasile: da outsider nella sfida tra pasionarie, ora il conservatore Neves è l’uomo da battere
Adesso Aecio Neves, classe 1960, di Belo Horizonte, inizia a fare paura alle pasionarie verdeoro Marina e Dilma. E cercano un’alleanza contro il conservatore proveniente dallo Stato del Minas Gerais, nel sud-est del Brasile. Economista, ha ereditato la passione politica dal nonno, Tancredo Neves, primo presidente del dopo dittatura militare, morto prematuramente due mesi dopo l’elezione. Affiliato al Partito social-democratico brasiliano (Psdb, di centrodestra) – lo stesso dell’ex capo di Stato, Fernando Henrique Cardoso – Aecio è stato governatore di Minas Gerais per due mandati consecutivi, dal 2003 al 2010, terminando i mandati con alti indici di gradimento. Eletto senatore nel 2010, nel 2013 è stato scelto come presidente nazionale del Psdb e candidato del suo partito per la presidenza del Brasile nelle elezioni 2014. Da principale sfidante di Dilma Rousseff, e speranza dell’elettorato moderato, si è però trasformato outsider dopo l’improvvisa entrata in scena di Marina Silva nella corsa presidenziale. Marina Silva, sconfitta al primo turno delle presidenziali, ha già dettato le condizioni per il suo appoggio alla corsa, però la decisione ufficiale sull’eventuale alleanza elettorale della leader ambientalista evangelica sarà divulgata mercoledì. La leader ambientalista in realtà ha avuto solo il 21 per cento a fronte della valanga di voti che – anche qui in Europa – le erano stati attribuiti, mentre Neves è sopra il 33 per cento. Lontano comunque dalla Rousseff, che è arrivata al 41. Malgrado la distanza politica con Neves, Marina – dicono nel suo entourage – sarebbe comunque più orientata ad aiutare con i suoi voti (22 milioni) l’erede dell’ex presidente Cardoso (1995-2002), pur di far sconfiggere la Rousseff. Marina infatti, che in passato è stata collega di partito di Dilma e ministra dell’Ambiente durante il governo dell’ex presidente-operaio Luiz Inacio Lula da Silva (2003-2010), è rimasta scottata dalla feroce propaganda messa in piedi dal Pt della presidente per demolire la sua figura e metterla fuori gioco al primo turno. Marina però ha anche il problema di studiare la miglior maniera di collocarsi al fianco di Neves senza dare l’impressione di ”tradire” il suo elettorato. Per farlo, oltre a imporre che Aecio dia seguito ad alcune sue idee nell’eventuale futuro governo del tucano (uccello simbolo del Psdb), Silva probabilmente agirà a nome del suo gruppo, la Rede Sustentabilidade, e non del Partito socialista (Psb), per il quale ha concorso alla presidenza della Repubblica. Quello che è certo, è che ora è Neves l’uomo da battere…