I socialisti francesi consumano una ridicola “vendetta” su un deputato di destra. E Parigi ride

8 Ott 2014 14:26 - di Gabriele Farro

Travolti dagli scandali e dalla impopolarità, con Hollande che sprofonda e il governo che annaspa, i socialisti francesi consumano la loro piccola “vendetta” nei confronti di un deputato della destra per una questione che sta facendo ridere la Francia. A Julien Aubert  è stata inflitta una sanzione finanziaria perché si ostinava a rivolgersi alla presidente dell’aula, Sandrine Mazetier, senza coniugare al femminile la sua carica. In sostanza, diceva “presidente” invece di “presidentessa”. Scandalo degli scandali. «Signor Aubert, o rispettate la presidenza della seduta, o c’è un problema. Dica Madame le Présidente o la richiamo all’ordine con sanzione», ha ammonito la Mazetier, vicepresidente socialista dell’Assemblée Nationale. «Fatelo pure il richiamo… Io applico le regole dell’Académie française», ha replicato lui, riferendosi alla storica istituzione per la difesa e la promozione della lingua di Molière, da sempre contraria all’opzione di coniugare al femminile cariche e professioni. «Non è l’Académie française a dettare le regole dell’Aula», ha replicato a stretto giro di posta il presidente dell’Assemblée, il socialista Claude Bartolone, aggiungendo: «Si tratta di un uso parlamentare codificato». Nella camera bassa transalpina, lo spinoso nodo lessicale dà vita a regolari diatribe, con la maggioranza dei deputati della destra che si oppone fermamente. Ora è però la prima volta che la questione diventa addirittura oggetto di sanzione finanziaria. Con Julien Aubert che per un mese verrà privato di un guadagno di 1.378 euro. «Ridicolo, è una sanzione scandalosa», tuonano i colleghi della destra Ump. «Mi puniscono come se avessi fatto un gestaccio alla presidenza. Eppure, ho solo parlato francese: mea maxima culpa», ha ironizzato lui, parlando con alcuni giornalisti che seguono la cronaca parlamentare a Parigi. Mentre la polemica infuria anche sui social network, il presidente dei verdi, François de Rugy, ne ha approfittato per ricordare che il deputato allergico al Madame la présidente non era al suo “primo” sgarro in materia. Sgarro da peccato mortale.

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