La Kyenge vuole la Lega fuorilegge: “Non deve presentarsi alle elezioni”

31 Ott 2014 10:30 - di Sandro Forte

Botta e risposta fra Cécile Kyenge, europarlamentare del Pd ed ex ministro dell’Integrazione, e il senatore del Carroccio Stefano Candiani, vicecapogruppo a Palazzo Madama. In un’intervista ad Affaritaliani.it, la Kyenge è tornata su un  tema a lei caro: la messa fuorilegge della Lega. «Se Salvini diventasse premier non lascerei l’Italia. Lotterei e certamente non mi rappresenterebbe, ma non scapperei». E ancora: «Il Carroccio è un partito razzista ed è ora che ci sia una legge che gli vieti di presentarsi alle elezioni». E ce ne ha pure per il nuovo responsabile immigrazione della Lega, l’italo-nigeriano Toni Iwobi

Già il 30 agosto…

La Kyenge aveva già espresso le sue idee democratiche e pluraliste il 30 agosto scorso dichiarando sempre ad Affaritaliani.it: «Se la Lega è un partito razzista? Le do una risposta secca: sì. Sono arrivata a questa conclusione perché questo partito non prende ufficialmente posizione in modo netto, anche con delle sanzioni, nei confronti di suoi esponenti che fanno dichiarazioni razziste e si comportano come tali. Non solo, li difendono pure in Tribunale. Tutto ciò significa una cosa sola: la Lega, come anche Forza Nuova, condivide il loro pensiero razzista. Serve una legge che deve sanzionare quei partiti che portano avanti manifesti razzisti e non dobbiamo permettere che esistano partiti che predicano l’odio o l’incitazione all’odio. La gente ha avuto più coraggio dei politici mettendo al bando Alba Dorata (in realtà non è vero, ndr) proprio perché proponeva l’incitazione all’odio. A questo dobbiamo arrivare in tutta Europa, non solo in Italia, altrimenti diffondiamo l’accettazione di manifesti razzisti e difendiamo pensieri di discriminazione».

«Cerca spazio nel suo elettorato da circo»

Immediata la risposta della Lega. Il senatore Stefano Candiani ha dichiarato al Secolo d’Italia: «Mi mette in imbarazzo replicare ed esprimere un giudizio sensato su questa persona. Forse è meglio stare zitto. Diciamo che la Kyenge cerca di avere un ritorno nel suo elettorato da circo con ragionamenti folli. D’altra parte questa è la sua idea di democrazia. E’ gente abituata a non stare sul territorio e a non capire i problemi e le esigenze dei cittadini».

 

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