Una buona notizia dalla Liberia: diminuiscono i casi di Ebola
Dopo tanto allarmismo e panico, il numero di nuovi casi da virus Ebola è diminuito in Liberia, uno dei Paesi maggiormente colpiti dall’epidemia, ma è prematuro affermare che la malattia stia indietreggiando, ha detto il responsabile della risposta operativa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Bruce Aylward. Intanto i militari statunitensi provenienti dalla Liberia sono transitati dalla base Usaf di Aviano per poi proseguire in pullman per Vicenza. Seguendo la procedura prevista, l’aereo è atterrato dapprima a Pratica di Mare, dove i controlli sanitari previsti hanno dato esito negativo.
Meloni: «I soldati? In quarantena negli Usa»
Per la presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, è «legittima la decisione degli Usa di mettere in quarantena i soldati rientrati dalle missioni di pace nei Paesi colpiti dall’Ebola. Ma non è accettabile che questi militari trascorrano l’isolamento nelle basi che gli Usa hanno per il mondo, compresa quella italiana di Vicenza. Sostengo la protesta di Zaia ma credo che non spetti a un governatore di una regione alzare la voce: deve farlo il governo italiano che invece continua a restare muto e a far finta di nulla. Renzi dimostri un briciolo di amor patrio e spieghi al governo statunitense che non c’è alcuna ragione per la quale l’Italia debba esporre il suo popolo a questo rischio. Li vogliono mettere in quarantena?. Lo facciano in America, non a Vicenza».
Centinaia i marines in Africa occidentale
Come è noto, tutti i soldati americani in missione anti-Ebola di ritorno dall’Africa occidentale saranno messi in quarantena per 21 giorni, come ha annunciato il capo del Pentagono, Chuck Hagel. Attualmente sono alcune centinaia i marine inviati dall’amministrazione Obama in Liberia, Guinea e Sierra Leone.