Marò, ennesima farsa. L’India nega la “trattativa segreta” rilanciata dai giornali

16 Ott 2014 16:57 - di Redazione

Un incontro segreto, una trattativa riservata, una via d’uscita all’annoso caso dei due marò? Niente di tutto questo, anche perché le trattative segrete, in genere, non finiscono sui giornali. Ma intanto è arrivata la logica smentita ufficiale del ministero dell’Interno indiano, che ha negato categoricamente che a New Delhi si sia tenuta una riunione sulla questione dei due soldati, come sostenuto da notizie apparse sulla stampa indiana. Ad una specifica domanda, il direttore generale (joint secretary) per la sicurezza interna del ministero dell’Interno, Ganapathy ha, detto che ”si tratta di speculazioni di stampa e che al momento attuale non sono previste riunioni’ sulla vicenda”. Ganapathy ha poi aggiunto che la posizione del ministero dell’Interno sui punti chiave del processo per i Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ”è stata resa nota in un contro affidavit presentato giorni fa alla Corte Suprema”. L’alto funzionario non ha voluto commentare l’ipotesi, anche questa trapelata sulla stampa, di una “proposta italiana” per una “soluzione consensuale” della vicenda. «In questi casi – ha detto – è auspicabile che si mantenga il massimo riserbo nella fase in cui ci troviamo». Alcuni giorni fa il portavoce governativo Syed Akbaruddin aveva negato l’esistenza di negoziati, senza però voler commentare l’esistenza di eventuali discussioni interministeriali fino ad una loro eventuale definizione. Secondo la stampa indiana il ministero dell’Interno “starebbe esaminando una proposta italiana” e ieri avrebbe messo a punto delle “osservazioni” da presentare oggi ad una riunione che, ha indicato l’agenzia Pti, doveva coinvolgere il Consigliere della sicurezza nazionale, Ajit Doval. Ma secondo Ganapathy, di recente promosso al delicato incarico di direttore generale per la Sicurezza interna, tale riunione non c’è stata e per il momento non ci sarà.

Sulla vicenda oggi è intervenuto anche l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, che ha confermato la linea indiana: «Credo che sia opportuno mantenere un certo riserbo, perché si stanno sviluppando azioni che richiedono riserbo. Certamente quella “di gennaio è una scadenza che porterà ad un’accelerazione del lavoro fra le diplomazie italiana e indiana», ha aggiunto Binelli Mantelli, riferendosi al ritorno in India di Massimiliano Latorre, a margine della riunione del Comitato Militare della Ue. 

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