‘Ndrangheta: beni per due milioni sequestrati a imprenditore edile
Beni per il valore di 2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria a Domenico Barbieri, 57 anni, imprenditore edile, ritenuto “componente della cosca della ‘ndrangheta Buda-Imerti” operante a Villa San Giovanni e Fiumara di Muro, e attualmente detenuto.
Operazione della Dia
Tra i beni sequestrati ci sono quattro immobili, le quote di otto terreni, oltre a rapporti finanziari in fase di quantificazione, intestati o comunque riconducibili sia a Barbieri sia ai suoi familiari. Il sequestro, richiesto dal direttore della Dia, è stato emesso emesso dal Tribunale di Reggio Calabria (Sezione misure di prevenzione), presieduto da Ornella Pastore.
Soggetto pericoloso
La decisione del Tribunale è scaturita da una indagine patrimoniale condotta dal Centro operativo Dia di Reggio Calabria, volta a verificare le modalità di acquisizione dell’ingente patrimonio societario riconducibile a Barbieri, operante nel settore dell’edilizia già dalla metà degli anni ’80. Il collegio ha ritenuto l’imprenditore “soggetto portatore di pericolosità sociale qualificata”, affermando, sotto il profilo patrimoniale, che “la richiesta di sequestro appare supportata da elementi idonei ad esprimere la pericolosità sociale del proposto ed è dunque meritevole di accoglimento”.