Nobel per la pace nel nome dei bambini: premiati una 17enne pachistana e un attivista indiano

10 Ott 2014 12:15 - di Guido Liberati

Il premio Nobel per la pace è andato alla giovane attivista pakistana Malala Yousafzay e all’attivista indiano Kailash Satyarthi. Il premio è stato assegnato per la lotta dei due attivisti «contro l’oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto alla loro istruzione. I bambini devono andare a a scuola e non essere sfruttati economicamente». La studentessa di Mingora nel distretto di Swat, in Pakistan, è salita alla ribalta per la sua battaglia per i diritti delle donne nella valle dello Swat, dove il regime talebano ha vietato alle ragazze di frequentare la scuola. Il suo primo discorso pubblico risale al settembre 2008, il cui titolo era “Come osano i talebani togliermi il diritto fondamentale all’istruzione?”. Quando tutte le scuole femminili sotto il controllo dei talebani sono state chiuse nel gennaio 2009, ha iniziato un blog per la BBC Urdu sotto lo pseudonimo di Gul Makai, un’eroina popolare. Il blog ha reso famosa Malala e la sua lotta ma la sua famiglia è stata minacciata non appena è stata rivelata la sua identità. Nell’ottobre 2012 c’è stato il tentativo di assassinarla e la studentessa è stata ferita alla testa e al collo dai talebani mentre faceva ritorno a casa su un autobus della scuola. Una risoluzionedel parlamento europeo, l’ha definita invece «una sopravvissuta, un’eroina, una donna straordinaria», «icona globale» e «simbolo della lotta al fanatismo». Malala, che oggi ha 17 anni, è la persona più giovane ad essere insignita del Nobel nella storia di tutte le categorie del premio. La giovane attivista pachistana ha sostituito in testa alla classifica dei Nobel più giovani il premio per la Fisica Lawrence Bragg, che nel 1915 – quando ricevette questo riconoscimento – aveva 25 anni. Malala è la 46ma donna a ricevere il Nobel tra il 1901 e il 2014. L’altro premiato è invece, un attivista dei diritti umani di 60 anni, impegnato dagli anni ’90 nella lotta contro il lavoro minorile con la sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan. La sua azione ha permesso di liberare almeno 80.000 bambini dalla schiavitù, favorendone la reintegrazione sociale. Negli oltre 25 anni di attività a difesa dei diritti dei minori, Satyarthi ha partecipato a numerose campagne internazionali come la Marcia globale contro il lavoro minorile, attirando su di sé l’attenzione dei media di tutto il mondo. Nel dicembre 2011 la sua organizzazione  pubblicò uno studio in cui si rivelava che in India scompaiono 11 bambini ogni ora perché vittime del vasto traffico di esseri umani esistente nel Paese. Prima del Nobel, Satyarthi ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali fra cui, nel 2007, una medaglia dal Senato italiano.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *