“Sentinelle in piedi”, denunciati gli aggressori dei manifestanti in difesa della famiglia
La Digos della Questura di Bologna ha denunciato otto persone, in gran appartenenti a centri sociali, per i disordini scoppiati nel tardo pomeriggio di domenica in centro in piazza Galvani, al termine della manifestazione delle “Sentinelle in piedi”, il movimento per la famiglia tradizionale che manifestava contro il ddl Scalfarotto che introduce il reato di omofobia. «Tolleranzazero contro gli attacchi – fisici e verbali – alle “sentinelle in piedi” e richiami ai movimenti di opinione che – anche a mezzo stampa – inneggiano alla violenza nei confronti degli attivisti pro-famiglia». Lo chiede in un’interrogazione il deputato leghista Emanuele Prataviera a seguito delle tensioni di piazza esplose in molte città, non solo a Bologna, contro le “sentinelle”, il movimento di resistenza dei cittadini che si sentono legate ai valori tradizionali e questi vogliono tutelare. Prataviera condanna anche alcuni articoli usciti sulla stampa: «Fatta salva la sacrosanta libertà di opinione, non è accettabile che – in forza di una propria visione di parte – si fomentino reazioni violente o che addirittura si descrivano le sentinelle al pari dei soldati SS». La famiglia naturale è sotto attacco, e la sua doverosa difesa passa attraverso la tutela della libertà di manifestare pacificamente le proprie idee. «La gravità delle violenze di piazza viste nei giorni scorsi è stata sottaciuta ed è un fatto allarmante. La tutela delle minoranze non deve trasformarsi in dittatura delle minoranze», sostiene il parlamentare.
Sostegno alle sentinelle arriva dal Ncd. «Garantire l’effettivo rispetto dell’art. 21 della Costituzione, che sancisce il diritto per tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». Lo chiedono in un’interpellanza urgente depositata alla Camera i parlamentari del Nuovo Centrodestra, Eugenia Roccella e Alessandro Pagano. «Le violenze e le intimidazioni contro le Sentinelle in Piedi, che hanno manifestato in 70 piazza italiane per la libertà d’espressione e per il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma, sono inaccettabili», affermano i due parlamentari. «Contro di loro si è scatenato un attacco pianificato e ben organizzato, infatti, ovunque, le Sentinelle sono state minacciate, accerchiate, aggredite con insulti e violenze, spesso in presenza di bambini e donne in gravidanza. Con questa interpellanza chiediamo che tutti gli autori delle aggressioni vengano identificati, ed esprimiamo soddisfazione per una prima importante risposta delle forze dell’ordine alle aggressioni». La mobilitazione non si ferma, assicura il coordinamento nazionale delle Sentinelle, in una nota. Lo scorso fine settimana sono scese in piazza 10mila persone in 70 città italiane. Una mobilitazione importante e le Sentinelle rivendicano la specificità di essere l’«unico movimento di popolo oggi in Italia apartitico e aconfessionale», invitando ad evitare strumentalizzazioni di qualsiasi tipo.