Tremonti indagato per corruzione: «Mai chiesto nulla a Finmeccanica»
Giulio Tremonti risulta indagato dalla Procura di Milano per corruzione come ministro dell’Economia nel 2009 per il versamento di 2,4 milioni al suo studio tributarista da parte di Finmeccanica, controllata dal Tesoro, in cambio dell’ammorbidimento della propria iniziale contrarietà al controverso acquisto, per 3,4 miliardi di euro della società statunitense “Drs” fornitrice del Pentagono. La tangente – ha rivelato il Corriere della Sera – sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un’apparente consulenza sui profili fiscali dell’acquisizione, appunto di “Drs”, allo studio “Vitali Romagnoli Piccardi & Associati”, dal quale il fondatore Tremonti era formalmente uscito essendo divenuto ministro e di cui oggi è di nuovo socio. Sono indagati anche Enrico Vitali, socio dello studio, l’ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e Alessandro Pansa, l’ex direttore finanziario di Finmeccanica.
Perquisito lo studio
I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno perquisito lo studio legale tributario milanese in via Crocifisso, su delega dei pm Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi. La Procura di Milano ipotizza nei confronti di Tremonti un reato ministeriale, in quanto sarebbe stato commesso quando era in carica al dicastero dell’Economia, e quindi trasmetterà gli atti per competenza al Tribunale dei Ministri.
«Mi cancellai dall’Ordine»
«Non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia»: questa la prima reazione di Tremonti, che ha così continuato: «Ben prima di entrare nel governo, insediatosi venerdì 8 maggio 2008, mi sono cancellato dall’Ordine degli avvocati e sono uscito dallo studio in base ad atto notarile e perizia contabile. Ci sono rientrato solo nel 2012, un anno dopo la fine del governo, come prescrive la legge. Nel durante ho interrotto tutti i rapporti con lo studio. L’operazione Drs-Finmeccanica – ha proseguito Tremonti – ha interessato e coinvolto la politica industriale e militare di due Stati. Come risulta dai documenti Sec e Consob, l’operazione è iniziata nell’ottobre 2007 ed è stata conclusa lunedì 12 maggio 2008. Anche seguendo il calendario, si può dunque verificare che, per la sua dinamica irreversibile e per la sua natura internazionale, l’operazione non era da parte mia né influenzabile, né modificabile, né strumentalizzabile. In questi termini, non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica».