Unioni gay: la sceneggiata continua. E spunta anche l’idea di finanziare gli “sposi”

20 Ott 2014 17:04 - di Girolamo Fragalà

Furore ideologico. Prepotenza. Arroganza. Quello che sta accadendo sulle nozze gay è la più grande sceneggiata degli ultimi decenni: tutti alla ricerca di un posto al sole (le foto giganti sulle prime pagine dei giornali), i sindaci che pensano di nascondere la loro incapacità “sposando” le coppie omosessuali e che parlano a vanvera delle adozioni, gli esponenti della sinistra che credono di poter custodire il loro pacchetto di voti minando alla base i princìpi che reggono da secoli la società italiana, il tentativo di strumentalizzare persino le parole del Papa. E soprattutto l’ennesima presa di posizione di Laura Boldrini che – da presidente della Camera – sostiene che Ignazio Marino ha fatto bene a trascrivere i matrimoni gay, come se non fosse un’azione che va contro le leggi. «Per anni – ha detto Alessandro Cattaneo, vicepresidente dell’Anci – la sinistra italiana richiamava al rispetto della legge, sbandierando la nostra Costituzione ogni giorno e moralizzando il Paese con una presunta e superiore cultura della legalità. Oggi quella stessa sinistra dimostra di non rispettare né la legge né le istituzioni, promuovendo atti che sono illegittimi. È grave in particolare che il Presidente della Camera si muova per legittimare con le sue dichiarazioni quelli che sono veri e propri abusi d’ufficio». Ma non è solo la Boldrini ad andare sopra le righe. Ci sono anche i vendoliani, che si vestono da Babbo Natale per portare un altro regalo (in soldi) alle coppie gay: «Vogliamo lanciare una provocazione – ha affermato la consigliera comunale di Sel, Imma Battaglia – perché sembra che in Italia vinca chi vada all’estero per sposarsi. Stiamo preparando una mozione per chiedere l’istituzione presso l’assessorato della Cattoi di un fondo per gli emigranti del matrimonio, ovvero per coloro che vogliono andare all’estero per sposarsi». Tutti questi coriandoli e tutte queste trombette festanti, manco fossimo a Carnevale, sono tese a impedire qualsiasi ragionamento serio sulle coppie di fatto. Perché – e questo la sinistra finge di non capirlo – una cosa (vera) è la questione dei diritti, patrimoniali e di assistenza, da salvaguardare, una cosa diversa è la spettacolarizzazione di matrimoni e la pericolosa farsa delle adozioni. Spettacolarizzazioni e farse giustificate con argomenti di comodo.

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