Via libera del Senato alle missioni internazionali e alle armi italiane ai curdi: 17 astensioni, no di Sel e M5S
Il Senato ha approvato la proroga delle missioni internazionali. Il Provvedimento di conversione del decreto legge, già esaminato dalla Camera, ha ottenuto 190 voti favorevoli, 42 contrari (Sel e Movimento 5Stelle) e 17 astensioni. Le spese ammontano a circa 453 milioni di euro per il 2014. La voce principale riguarda i circa 185 milioni stanziati per l’Afganistan. La missione principale è quella denominata Isaf, a guida Nato, che “ha il compito di assistere il Governo afghano nel mantenimento della sicurezza a Kabul e in tutto l’Afghanistan”. Tra le modifiche più rilevanti, invece, c’è l’emendamento del governo che finanzia il trasporto e la concessione di armi ai peshmerga curdi nell’ambito della crisi in Iraq.
Come riferito in Parlamento dalla ministra della Difesa, Roberta Pinotti, gli armamenti che l’Italia ha intenzione di consegnare ai curdi fanno parte di materiale eccedente. Ci sono anche mille razzi rpg7 e mille rpg9, con relative munizioni di fabbricazione sovietica, confiscati dall’autorità giudiziaria a seguito di un sequestro in mare avvenuto anni fa, nel corso del conflitto nei Balcani. La copertura finanziaria dell’emendamento è stata individuata riducendo la spesa prevista per la missioni in Afghanistan e l’incremento delle risorse per il finanziamento delle missioni internazionali delle forze armate a valere sull’apposito fondo del Mef.
Con il medesimo provvedimento viene anche autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per la prima fase della realizzazione della nuova sede dell’ambasciata italiana a Mogadiscio. Le ministre degli Esteri e della Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti, dovranno informare le commissioni parlamentari “della modalità di impiego dei finanziamenti” relativi alla stipulazione dei contratti di assicurazione, di trasporto nonché sulle spese che riguardano la realizzazione di infrastrutture attinenti le missioni.