Basta una pioggia e Roma va in tilt: ecco la Capitale firmata Marino
Non ne azzecca una il povero Ignazio Marino. Ieri ha bloccato la città e chiuso scuole e monumenti, per una presunta “bomba d’acqua” che non è arrivata, con un allarme eccessivo che ha creato disagi a non finire. Oggi, revocata l’allerta, la Capitale è in tilt: semafori che non funzionano, traffico impazzito, stazioni metro allagate – compresa la nuova linea Metro C che il sindaco-chirurgo si appresta, proprio oggi, a inaugurare – alberi caduti, sottopassi strategici e fondamentali chiusi, strade trasformate in torrenti dai tombini intasati. E tutto per una semplice pioggia, non certo la tanto temuta bomba d’acqua.
Beffardo il cartello alla stazione Metro A chiusa
La pioggia battente ha dato il buongiorno ai romani costretti a infinite ore di fila nel traffico per raggiungere i luoghi di lavoro. Chiusi i sottopassi della stazione Tiburtina e di Euclide causa allagamento, la circolazione si è paralizzata tanto a Roma Est quanto a Roma Nord. Le scuole, riaperte, hanno fatto il resto ingorgando le auto dei genitori che portavano a scuola i figli. Come in un monopoli, sono state riaperte le stazioni della metropolitana, comprese quelle di Lucio Sestio e Porta Furba della linea Metro A che ieri erano state costrette a più riprese alla chiusura ma, poi, è stata richiusa la stazione della metro A “Repubblica” a causa della pioggia che si è infiltrata nei locali. Beffardo il cartello che si sono trovati davanti cittadini e turisti: Fermata chiusa per infiltrazioni. E, subito sotto: Atac ti porta a Teatro. E’ il frutto della strategia comunicativa di co-marketing con l’Opera di Roma, scopiazzata dai cugini di Parigi. Il messaggio, secondo i vertici dovrebbe essere: il miglioramento è in atto. Ma i problemi a quanto pare sono gli stessi di sempre. Basta una goccia di pioggia per mandare in tilt i trasporti romani.
Inutile cercare di farsi un’idea del traffico sull’apposito sito di Roma Mobilità, il portale è “addormentato” e, in molti casi, dopo una certa attesa, riporta un imbarazzante “dati non disponibili”.
Allagamenti in via Collatina e in via Flaminia dove la polizia municipale ha chiuso al traffico per allagamenti il sottopasso, altezza Euclide, in direzione Tor di Quinto.
Semafori non funzionanti su via Cristoforo Colombo, altezza Canale della Lingua, quindi a Roma Sud, e perfino in via dei Cerchi, in pieno centro di Roma, proprio sotto il Campidoglio.
Enormi i contraccolpi sul traffico già reso caotico dalla pioggia: forti rallentamenti si sono verificati in diverse zone della Capitale: da via Appia Nuova a via Aurelia, da via Cassia a via Flaminia, da via Boccea a via Nomentana.
Cade l’alberone dell’Appia, ferita passante
La Polizia Stradale ha rilevato traffico intenso anche sul Grande Raccordo Anulare. Centocinquanta gli interventi effettuati dai vigili del fuoco in 12 ore a causa del maltempo. La zona più colpita dalle piogge notturna è quella dei Castelli romani con allagamenti in strada e in abitazioni.
Un albero è caduto in strada ferendo una passante, in piazza dell’Alberone, sull’Appia. La donna è stata portata all’ospedale San Giovanni dal 118, l’albero ha colpito anche alcune auto lungo la strada. Sono dovuti intervenire i giardinieri del Comune di Roma per liberare la carreggiata. Anche in questo caso il traffico delle strade limitrofe ha subito ingorghi e deviazioni.
Su via Appia Antica, tra porta San Sebastiano e via Ardeatina, è straripato l’Almone, la strada è stata chiusa, diverse attività commerciali sono state allagate. Chiuse le banchine nel tratto urbano del Tevere mentre è sotto monitoraggio l’Aniene. Mobilitata la Protezione Civile che ha coordinato nella notte duecento operatori: 50 gli interventi per allagamenti, circa una quindicina quelli per messa in sicurezza alberi e rimozione ramaglie. La zona più colpita risulta quella di Corcolle, con diversi allagamenti stradali e alcuni in abitazioni, che però hanno interessato solo garage e piani seminterrati.