Berlusconi e Maroni, metti una sera a cena a parlare del giovane Salvini
Matteo Salvini ha capito che per sembrare davvero nuovo e discontinuo non deve dare per scontato nulla, né sulle alleanze del centrodestra né sulla leadership e infatti avverte gli azzurri: il programma dovrà essere sottoscritto nelle piazze da milioni di persone.
I dubbi di Silvio
E Silvio Berlusconi come vede l’ascesa inarrestabile di Salvini? Stando a quanto racconta un retroscena del Foglio il Cavaliere ne avrebbe parlato a cena ad Arcore con Bobo Maroni, ed entrambi considererebbero troppo ingombrante la figura di Salvini, troppo “demagogica”. “Al Cavaliere che gli chiedeva dettagli – scrive Salvatore Merlo – Maroni ha confermato l’idea che entrambi si sono fatti del giovane Salvini e della sua tecnica suggestiva ma primitiva”.
Il rivale Flavio Tosi
Nella Lega infatti non sono tutte rose e fiori per Matteo Salvini. Non è un mistero che a contendergli la leadership vi sia Flavio Tosi, il sindaco di Verona che vorrebbe dare un taglio nazionale ma non populista alle camicie verdi. E Tosi gode dell’appoggio di Maroni, da Salvini considerato invece “vecchia guardia” buona ormai per la rottamazione.
Una partita tutta da giocare
Nulla è scontato dunque per il futuro del centrodestra e della stessa Lega, anche se Salvini usufruisce in queste settimane del vento favorevole dei sondaggi. “È una lotta ancora sommersa – commenta Merlo – tra la Lega protestataria e la Lega di sistema, tra Maroni che si muove con la leggerezza e il silenzio di un animale prudente, e Salvini a cui la furia disperata sembra indispensabile alla vittoria… La partita è appena cominciata”.