Canone Rai nella bolletta elettrica: l’ultima vergogna del governo
La Rai batte cassa e lo fa adottando il vecchio, inossidabile sistema dell’“esproprio proletario”. Nel 2015 il canone finirà infatti nella bolletta della luce. Per pagare i compensi super a Fazio, alla Littizzetto e a tutta l’allegra armata circense del Pd, il governo mette le mani nel portafoglio di tutti gli italiani, anche di quelli che non posseggono un televisore, che vedono solo Mediaset o Sky, che si collegano alle reti televisive attraverso un computer, anche di quelli che non guardano mai la tv per il semplice motivo che la detestano (e ce ne sono parecchi).
Il Grande Fratello Esattore
Quello che a suo tempo non osarono fare i potenti della Prima Repubblica e poi, via via negli anni, neanche i vari Prodi e D’Alema, lo fa Renzi. E meno male che passa per uno che, secondo i sondaggisti più in voga, piacerebbe anche agli elettori di centrodestra. Solo un premier di sinistra (e di quella anche un po’ bolscevica) potrebbe pensare di ricorre al Grande Fratello Esattore (quello da cui nessuno può sfuggire) per continuare a difendere i privilegi dei soliti noti dell’informazione e dell’intrattenimento. Né vale consolararsi al pensiero che pagheremo meno (da 120 a 80 euro all’anno). Il fatto è che pagheremo tutti e che si tratta comunque di una torta di 1 miliardo e 800 milioni che finirà nelle fauci dei tanti amici di Renzi e del Pd. In ogni caso, il principio di imporre una nuova tassa per foraggiare la faziosità di Stato va contro il comune senso del pudore.
Reazioni indignate
Ma è probabile che l’operazione non filerà tanto liscia al Pd e ai suoi amici. Il Codacons annuncia battaglia: «Si tratta di una barbarie nei confronti degli utenti, e siamo pronti ad impugnare qualsiasi provvedimento in tal senso» afferma il presidente Carlo Rienzi. «La legge afferma che tale imposta è dovuta da chi possiede un apparecchio adibito alla ricezione di radioaudizioni televisive, ma imporre al cittadino l’onere di dimostrare di non avere tali strumenti nella propria abitazione, pena l’addebito diretto in bolletta, appare un atto abnorme che finirà per complicare la vita ai cittadini». Spara dal alzo zero contro il governo anche Matteo Salvini: «Il canone Rai da pagare con la bolletta della luce è una vergogna. Costringere gli italiani a pagare anche se non hanno la tv in casa è una vergogna assoluta. Faremo ricorso ovunque, anche in Europa perché non è possibile tartassare gli italiani». Una stroncatura viene inoltre dal presidente dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni, perché «è una modalità impropria di riscossione ed è di difficile applicazione». La bolletta della luce è infatti già composta da una serie di voci che sono al di fuori del prezzo dell’energia, della commercializzazione e del dispacciamento. Questa voce in più rischia di creare ulteriore difficoltà nella comprensione della bolletta. A Renzi si può adattare , mai come in questo caso, un vecchio adagio popolare: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E non sa fare neanche le bollette.