Contro la piena del Po in processione col Crocifisso di don Camillo

19 Nov 2014 14:00 - di Redazione

Come nel film di Don Camillo e Peppone, tratto dai romanzi di Giovanni Guareschi, il parroco di Brescello (Reggio Emilia), don Evandro Gherardi ha portato il ‘Cristo parlante’, reso celebre dalle pellicole in cui don Camillo si rivolgeva al Crocifisso per sfogarsi, in processione fino alle rive del fiume Po. Un modo “per pregare per le vittime delle alluvioni – ha spiegato don Gherardi – e chiedere la protezione di Dio per la piena che sta interessando le nostre zone e ci preoccupa”. La processione, partita dalla chiesa di Brescello, è stata seguita da circa 500 persone, ed è arrivata fino al punto dove il fiume Enza sfocia nel Po. Qui don Gherardi è entrato nella golena allagata. “Questi disastri naturali – ha sottolineato il parroco di Brescello – sono colpa anche dell’uomo che sfrutta eccessivamente e in maniera sbagliata il territorio”. Presente alla processione anche il sindaco di Brescello Marcello Coffrini e le autorità locali. Merito del ‘Cristo parlante’ o pura coincidenza, nel pomeriggio il livello del fiume Po ha smesso di crescere.

Invocazioni ai santi

La processione di Brescello non è un caso senza precedenti: nel febbraio del 2010 furono gli abitanti di San Fratello (Messina) a portare in processione la statua del santo protettore, San Nicolò, pregando di essere protetti da fango e frane. Ma è più esattamente San Giovanni Nepomuceno, presbitero ceco e predicatore alla corte di re Venceslao, il santo che protegge i fedeli dalla furia delle acque. Visse nella seconda metà del Trecento e fu affogato nelle acque della Moldava perché non volle sottomettersi ai disegni di Venceslao sull’arcidiocesi di Praga.

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