Dieci ultrà dei centri sociali denunciati per l’assalto a Salvini
Dieci denunciati dalla Digos di Bologna per l’aggressione dei centri sociali a Matteo Salvini. Gli indagati appartengono al centro sociale “Hobo” (il più giovane ha 19 anni) e rispondono di violenza privata in concorso per avere sbarrato la strada alla Volvo sui cui viaggiava il leader della Lega nord, per tre c’è anche l’aggravante del danneggiamento. «L’inqualificabile gesto ai danni di Salvini non poteva restare senza risposta», ha detto il questore di Bologna Vincenzo Stingone. Il questore ha anche ringraziato «gli uomini e le donne della Digos che hanno lavorato da subito e stanno continuando a lavorare con serenità, equilibrio e determinazione». «Qualcuno aveva detto che non saremmo riusciti a individuarli – ha proseguito – invece parlano i fatti».
Quaranta contro quattro
La macchina del segretario leghista sabato è stata assalita dai centri sociali per impedire a Salvini di visitare il campo nomadi di via Erbosa a Bologna dove, nei giorni precedenti, una consigliera comunale della Lega Nord Lucia Borgonzoni, era stata aggredita e ripetutamente schiaffeggiata da alcuni zingari. Poi in una conferenza stampa in un albergo di Bologna Salvini ha ricostruito l’episodio: «Siamo stati preventivamente assaliti quaranta contro quattro. Per fortuna la macchina era vicina e siamo illesi…altrimenti saremmo a raccontare un’altra cosa. C’erano due ragazze dietro e per fortuna le schegge non le hanno colpite. Denunceremo tutti quanti, alcuni mi dicono essere conosciuti dalle forze dell’ordine: spero paghino e finiscano in galera».
L’aggressione al giornalista
Sabato dopo aggressione a Salvini e al suo seguito anche un cronista del Resto del Carlino, Enrico Barbetti è stato inseguito, picchiato e preso a calci. Per questa aggressione sono stati denunciati tre attivisti anarchici che gravitano intorno all’aula C occupata a Scienze Politiche. Il questore ha definito «una vigliaccata vera» l’aggressione a Barbetti, al quale ha rinnovato solidarietà e affetto.