Sul divorzio lampo è scontro nella maggioranza tra Pd e Ncd

20 Nov 2014 19:52 - di Redazione

E’ scontro nella maggioranza sul divorzio breve. Non accennano a placarsi le polemiche dopo l’approvazione in commissione Giustizia del Senato, senza i voti di Ncd, delle nuove norme che consentono ai coniugi senza figli a carico di saltare la separazione per mettere fine al matrimonio. “Serve un  raccordo nella maggioranza”, ha dichiarato Gaetano Quagliariello, coordinatore del Nuovo Centrodestra. Dichiarazione cui ha fatto seguito la convocazione al più presto di un vertice sul tema. Maurizio Sacconi, da parte sua, non esita a minacciare le dimissioni di fronte ad una “anomalia che investe tutti i partiti della maggioranza, creando fibrillazioni e spaccature”.

Guazzabuglio normativo

In effetti su temi così sensibili la maggioranza procede divisa, nonostante le intese raggiunte e sottoscritte in precedenza. “Dopo aver tentato una forzatura sulla responsabilità civile di magistrati – ha spiegato Sacconi – è stato messo in atto un nuovo blitz sul tema del divorzio facile, modello Las Vegas, seguendo criteri inaccettabili che, fra l’altro, produrrebbero confusioni normative”. Dello stesso avviso l’esponente dell’Udc, Paola Binetti, che annuncia battaglia a Montecitorio, se l’aula del Senato approverà il nuovo testo varato dalla commissione. Per Carlo Giovanardi (Ncd) siamo fronte ad un autentico “guazzabuglio normativo”.

Evitare la demagogia totale

“Il Nuovo Centrodestra – precisa – non è contrario ad un ragionevole accorciamento dei tempi fra separazione e divorzio, ma contestiamo che non si vogliono differenziare i trattamenti tra coppie con  figli e coppie senza figli e, soprattutto, che all’improvviso si sia introdotto un divorzio lampo cancellando l’istituto della separazione. La nostra battaglia la combattiamo nella consapevolezza che purtroppo l’illusione di risolvere i problemi con il divorzio facile viene poi pagata duramente con la conflittualità sulla casa, gli alimenti e l’affidamento dei figli che avvelena la vita delle famiglie dopo il divorzio”. Critico anche Maurizio Gasparri. Il vicepresidente del Senato richiama l’urgenza di varare leggi a tutela della famiglia. Al contrario “in Parlamento, una volta a settimana ci si sbizzarrisce a fare leggi per facilitare il divorzio”. “Qui non si tratta di fare un duello tra oscurantisti e progressisti -afferma l’esponente di Forza Italia – ma di evitare una demagogia totale. Il matrimonio non è obbligatorio. Chi non è convinto, non si sposi, ma sfasciare il diritto di famiglia come si sta facendo è inaccettabile”.

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