Fedez straparla di politica. Ma chissenefrega del suo pensiero
Il curriculum anti-centrodestra del rapper grillino Fedez è consolidato e per questo le sue battute di cattivo gusto e vagamente razziste dalla platea di X Factor e su twitter che irridono Gasparri, poi Salvini, quindi Brunetta non vengono censurate ma lasciate passare tra risa e sghignazzi. L’assordante silenzio del centrosinistra e degli opinionisti quando si usa la clava contro esponenti di parte avversa è oramai una certezza. Ma la domanda è: a che titolo un rapper vicino ai 5 stelle, dai toni vagamente anti-casta ha solo per questo il diritto di usare il palco di una trasmissione televisiva come un comizio e viene applaudito? Si accontenta di un Fedez purchessia il circo mediatico?
Basta che nel mirino ci sia il centrodestra e tutti zitti
Ultima puntata in ordine di tempo è stato infatti il botta e risposta con il presidente dei deputati di Forza Italia, che sul Mattinale ha scritto «Fedez fa ri-schifez» in risposta a una battuta fuori da qualsiasi contesto detta in diretta tivù. «Se per voi questo è osare – dice Fedez – io domani mi lancio col paracadute dalla testa di Brunetta». Risposta: «Non riuscirai mai a gettarti con il paracadute dalla mia testa. Impossibile arrivarci per uno con il tuo cervello», ha chiosato sempre su Twitter il capogruppo Forza Italia. Il Mattinale ha citato anche un tweet di Fedez sull’assalto all’auto del leader della Lega Nord da parte degli attivisti dei centri sociali a Bologna: «Aggressione a #Salvini? Io ho visto un’auto blu che cercava di investire delle persone. Tranquillo, tanto il parabrezza te lo paghiamo noi!». Risposta, sempre del Mattinale: «In futuro anche la testa rotta? La bara? Pagherai anche quella?», chiede ironicamente la nota dello staff di Forza Italia.
Non se ne può più del Fedez-pensiero
Ma i narcisismo quando viene incoraggiato non conosce l’arte del tacere e con un ulteriore tweet il cantante si lamenta: «Costretto a cancellare un tweet per non subire le minacce di chi 5 minuti prima condannava un atto di violenza». «Autoironia portami via – replica Il Mattinale -. Se dovessimo cancellare i nostri tweet per gli insulti, non ne uscirebbe neppure uno. Coraggio Schifez». Del resto, uno dei primi brani che gli ha garantito il successo è stato Alfonso Signorini (eroe nazionale). Ma la critica al direttore di Chi e alle riviste di gossip non sembra poi così autentica, se poi si fa fotografare seminudo per la copertina di Rolling Stones Italia. Critica il sistema, anche quello televisivo con i reality show e poi usa X Factor per fare battute idiote. Non è un esempio di equilibrio e di coerenza, a quanto pare. Ecco, appunto, ritornamo alla domanda iniziale: non si può proprio fare a meno in politica del Fedez -pensiero?