La Giannini nel caos. I giovani medici in piazza: «Deve dimettersi»
«Dimissioni, dimissioni!»: gridando questa richiesta alcune centinaia di aspiranti specializzandi, arrivati da tutta Italia, hanno protestato davanti al ministero dell’Istruzione dopo il “pasticcio del test d’ingresso alle scuole di specializzazione”. “Meno Cineca, più borse”, “Concorso farsa”, “Voi sbagliate e noi paghiamo”: sono alcuni degli slogan che si leggevano sugli striscioni srotolati davanti alla scalinata del ministero a viale Trastevere.
«Il Miur risolva il problema. E presto…»
«Al ministro chiediamo che immediatamente risolva il problema – spiega uno dei manifestanti – come lo decida lei ma deve farlo perché è un nostro diritto e perché se non lo farà fioccheranno i ricorsi e verranno tutti vinti. Il ministro prima risolva il problema, poi ci chieda scusa e poi si dimetta». Chiedono di parlare con il ministro Giannini e, se possibile, pure con il premier Renzi. «Il Miur è riuscito a dare la ennesima prova di inadeguatezza e insufficienza organizzativa e la decisione del ministro Giannini di considerare valide le prove di selezione per l’accesso alle Scuole di Specializzazione medica, appena 24 ore dopo la dichiarazione del loro annullamento e la contestuale ri-convocazione dei candidati per il 7 novembre, è un rimedio peggiore del male», ha commentato il segretario Anaao Assomed, Costantino Troise in merito al caos dei test delle scuole di specializzazione in medicina.
Giannini: «Pubblicheremo subito la graduatoria»
Il ministro ha risposto in serata: «Si procederà al ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti, ha assicurato durante il question time Stefania Giannini, che poi ha aggiunto: «La graduatoria relativa alle prove d’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina sarà pubblicata oggi stesso, come previsto dal bando».