Massacrati con un tirapugni. Accade anche questo nella Roma di Marino
L’arma è un tirapugni. Arma diabolica, micidiale. Che se ti colpisce il volto provoca danni enormi. E che ti fa stramazzare al suolo senza conoscenza. Quel tirapugni è diventato l’incubo di un quartiere di Roma, l’ennesimo incubo di una città che si sta perdendo giorno dopo giorno, con il dilagare della violenza e un sindaco che sembra vivere su Marte. Sono state 6 le aggressioni in meno di due mesi nella popolare zona del Quarticciolo. I delinquenti agiscono in pieno giorno, arrivano alle spalle, con una scusa qualsiasi attirano l’attenzione della vittima designata e tac, sparano il colpo con il tirapugni, per poi rubare soldi e portafogli. La notizia impazza sui quotidiani romani, con interviste ai residenti e racconti dettagliati.
La paura di chi vive nel quartiere
«Siamo terrorizzati» dicono i residenti che continuano a raccogliere firme per chiedere maggiore sicurezza. In molti ritengono che la banda sia composta da un uomo e una donna stranieri. Usano la stessa tecnica del knockout game, il “gioco” nato negli Usa, diventato virale sul web e che a Roma ha creato problemi a Trastevere. Ma l’obiettivo è diverso: rapinare le vittime abbandonate a terra sanguinanti e in stato confusionale.
Il racconto delle aggressioni
«Ero sceso a gettare l’immondizia, poi ho citofonato per risalire in casa: ho preso un colpo terribile sul volto, non ricordo altro», ha detto Remo Ciano, 56 anni, costretto a ricovero all’ospedale “Pertini” per le ferite riportate. Come riporta il Messaggero, ha avuto una commozione cerebrale e gravi contusioni alla mascella. Ma non solo. «Hanno massacrato mio padre con un solo colpo – ha detto Azzurra, 28 anni – gli hanno preso il portafoglio con trenta euro dentro, e poi la collanina, un caro ricordo di mia nonna». Per il padre un’operazione e il trasferimento nel reparto maxillo-facciale. «È stato ridotto male».
Le altre vittime
Un anziano è stato atterrato e rapinato con la stessa tecnica. Stava pulendo l’auto, l’hanno fatto girare forse chiamandolo e poi l’hanno colpito in pieno volto: è caduto e ha sbattuto la testa. Pochi giorni dopo un’altra violenta rapina: un uomo di 77 anni è stato aggredito più o meno allo stesso modo. «Mio cognato è stato aggredito in pieno giorno, gli hanno dato un pugno di una violenza tale da fargli spezzare la dentiera in tre punti: aveva il volto tumefatto, pieno di lividi, ancora oggi ha dolori fortissimi – ha detto un residente. E la tensione si alza, in attesa di una risposta dalle istituzioni. Risposta che non arriva.