Obama regolarizza i clandestini. I repubblicani: «Non è più credibile»
L’America di Obama apre la porta agli immigrati irregolari. Il presidente Usa ha infatti annunciato che verranno legalizzati 5 milioni di clandestini. Immediata e rabbiosa la reazione dei repubblicani, che tengono già sotto tiro l’inquilino della Casa Bianca sullo scottante tema della riforma sanitaria, meglio nota come “Obamacare”. Gli ultimi due anni dell’attuale Amministrazione si annunciano particolarmente tormentati. Dopo aver deluso la classe media, Obama vuole evidentemente dare un contenuto fortemente ideologico all’ultima fase del suo mandato.
«Non rispetta la legge»
Il presidente giustifica il discusso provvedimento affermando che «noi siamo sempre stati e saremo sempre un Paese di immigrati. Anche noi siamo stati stranieri una volta». Afferma anche che «non è un’amnistia di massa» e che si «tratta di responsabilità e di misure di buon senso». Ma non convince affatto gli avversari, che contrattaccano. «Il presidente Obama ha rafforzato la sua eredità di non rispetto per la legge e sperperato la poca credibilità che gli era rimasta»: lo afferma lo speaker della Camera, John Boehner. «Il presidente Obama ha ancora una volta messo in campo politiche divisive e manipolatorie, invece di una leadership misurata»: è il commento dell’ex governatore della Florida, Jeb Bush, fratello dell’ex presidente George W. e probabile competitore del candidato democratico alle elezioni presidenziali del 2016.
Azione legale sull’Obamacare
Ma la controffensiva dei repubblicani non si ferma qui. Il partito di Bush ha deciso di fare causa all’Amministrazione su alcuni aspetti della riforma sanitaria. L’accusa è quella di abuso di potere da parte del presidente. L’azione legale – formalmente avviata nei confronti del ministero della Sanità – era stata minacciata da tempo dai leader repubblicani in Congresso, e l’annuncio arriva poche ore dopo la presentazione del decreto sulla riforma del sistema dell’immigrazione. Nel dettaglio, il ricorso presentato dai repubblicani accusa l’amministrazione Obama di aver «regalato illegalmente” alle compagnie di assicurazione circa 175 miliardi di dollari».