Obama sposa la linea dura della destra: altri 1500 soldati contro l’Isis
Deluso dal risultato elettorale della settimana scorsa, Obama corre ai ripari e umenta sensibilmente il coinvolgimento militare degli Stati Uniti in Iraq: nell’ambito dell’offensiva contro i jihadisti dell’Isis, il presidente ha autorizzato l’invio di un nuovo contingente di soldati americani, fino ad ulteriori 1.500, di fatto quasi un raddoppio rispetto ai 1.600 già inviati nelle settimane scorse, a partire dalla scorsa estate.
La precisazione: saranno lì solo per dare consigli…
Fosse stato Bush, lo avrebbero accusato di mandare allo sbaraglio i marines senza una strategia. Ecco perché la Casa Bianca ha tenuto a ribadire niente “boots on the ground”, i soldati Usa in Iraq non avranno incarichi o missioni di combattimento. «Nell’ambito della nostra strategia per rafforzare i partner sul campo, il presidente Obama ha oggi autorizzato il dispiegamento di ulteriori militari Usa, fino ad altri 1.500, che non avranno un ruolo da combattimento, ma saranno lì per addestrare, consigliare e assistere le forze di sicurezza irachene, comprese le forze curde», ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. La decisione del Commander in Chief era nell’aria da tempo. Specie dopo che nei giorni scorsi è emerso che, con l’aiuto dei consiglieri militari americani, le forze irachene stanno pianificando per la prossima primavera una grande offensiva contro i jihadisti dell’Isis nel Nord del Paese. Scopo dell’offensiva di terra sarà quello di infrangere entro il 2015 il controllo esercitato dallo Stati islamico sulla città di Mosul e altri centri, e sulle maggiori arterie stradali che collegano la regione alla frontiera con la Siria, hanno affermato funzionari Usa citati in forma anonima dal New York Times.
Il presidente è in ostaggio del congresso
L’operazione richiede però l’addestramento e utilizzo di tre nuove divisioni militari irachene, per un totale di oltre 20 mila soldati. Obama aveva tra le altre cose annunciato la sua intenzione di chiedere al Congresso, ora controllato dai repubblicani, una nuova autorizzazione all’uso della forza militare contro l’Isis. Allo stesso tempo, oggi la Casa Bianca ha inoltre reso noto che il presidente si prepara a chiedere al Congresso 5,6 miliardi di dollari per operazioni militari all’estero, compresi 1,6 miliardi per addestrare ed equipaggiare le forze irachene. Nessun riscontro, al momento, alla lettera con richiesta di collaborazione spedita dalla Casa Bianca all’Ayatollah iraniano Khamenei per far fronte comune contro l’Isis.