Il Papa ai medici: obiezione di coscienza contro aborto e eutanasia

15 Nov 2014 15:02 - di Fortunata Cerri

«La vita umana è sempre sacra e sempre di qualità. Non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non c’è una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra, solo in virtù di mezzi, diritti, opportunità economiche e sociali maggiori». Papa Francesco parlando ai medici cattolici ha sottolineato che «la vita umana è sempre sacra, valida ed inviolabile, e come tale va amata, difesa e curata». Da qui l’appello forte ai medici cattolici, per essere fedeli «al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio». Devono fare «scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza». E ancora: «Il pensiero dominante propone una “falsa compassione”: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono».

I medici cattolici

I medici cattolici durante l’udienza con Papa Francesco, hanno sottolineato le “difficoltà” nel rispettare le leggi che “confliggono” con il “primato della coscienza” che vorrebbe sempre essere a favore della vita. «Si vive con consistente difficoltà l’ottemperanza alle nuove leggi degli Stati – ha detto nel saluto al Papa il presidente dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani), il professor Filippo Maria Boscia – laddove istanze imposte spesso confliggono con l’imperativo categorico che, dettato dal primato della coscienza, ci impone di decidere e agire in senso diametralmente opposto per il bene della vita, in ogni sua fase. In questo tormentato contesto noi siamo qui, fiduciosi, per deporre nel vostro cuore di Padre le nostre problematiche, i nostri disagi etici, desiderosi di ascoltare e mettere in pratica i suoi consigli e le sue esortazioni». E poi ha sottolineato come «l’affievolirsi del rispetto della vita è uno degli aspetti cruciali». «Se da un lato – ha concluso – si compiono sforzi enormi per prolungare la vita o per produrla artificialmente, dall’altro si impedisce al concepito di nascere quando non corrisponde a determinati canoni. Da un lato si tenta di produrre artificialmente la vita, dall’altra la si seleziona alimentando la cultura dello scarto. La tecnica, proprio quando sembra operare per risolvere i problemi, in realtà ne crea sempre di nuovi, per cui si richiede sempre più tecnica per risolverli».

L’obiezione di coscienza è molto diffusa in Italia

L’obiezione di coscienza è  in costante crescita in Italia con picchi che, per la legge sull’aborto, raggiungono il 90% dei medici in Molise. Anche l’ultima relazione del ministero della Salute in Parlamento lo conferma. In particolare, emerge che in Italia continua il trend della riduzione degli aborti ma le interruzioni volontarie di gravidanza sono state effettuate solo nel 64% delle strutture disponibili.

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