“Meglio Putin, ce ne freghiamo della Ue”: c’è chi schiaffeggia la Merkel
C’è chi della Merkel non ne può più e che non è disposto a farsi mettere ancora i piedi in testa da un’Europa che ha perso l’anima, che è un’Europa di burocrati, non per i popoli ma contro i popoli. E allora, basta con il boicottaggio a Mosca. Anzi, meglio allearsi con la Russia che farsele suonare dai banchieri del Vecchio Continente.
La decisione del premier ungherese
A pensarla così (e soprattutto a passare dalle parole ai fatti) è Viktor Orban, il premio ungherese che anche la sinistra italiana vorrebbe criminalizzare a tutti i costi perché è politicamente scorretto. O meglio, non si allinea alle sue tesi. Ecco i fatti: la costruzione del gasdotto South Stream potrà partire in Ungheria, malgrado l’opposizione dell’Ue, nei termini della legge approvata dalla maggioranza governativa. Il progetto, promosso dai russi di Gazprom, è sostenuto a spada tratta dal premier ungherese Viktor Orban, impegnato anche nella realizzazione di impianti nucleari con Mosca. Il progetto è importante per l’Ungheria, in quanto il gas russo potrà arrivare nel paese evitando l’Ucraina e i rischi del conflitto in corso. La costruzione del gasdotto South Stream è stata bloccata dall’Ue, nel quadro delle sanzioni contro la Russia, ma anche perché Gazprom, secondo l’accordo firmato con l’Ungheria, diventerà proprietario a metà del gasdotto, mentre le regole nell’Ue vietano che fornitori di gas siano anche proprietari dei gasdotti. Il premier Orban, per giustificare la legge, si è tuttavia riferito al gasdotto North Stream, già in funzione per rifornire la Germania. «Vogliamo la stessa sicurezza energetica che vogliono i tedeschi», ha detto. La legge non nomina South Stream, ma autorizza la costruzione di gasdotti anche per soggetti non registrati nel paese: come appunto è Gazprom.