Tentano di rapire un neonato a Roma: arrestati due nomadi
Una faida tra due famiglie nomadi e vecchi rancori hanno portato, sabato sera, al tentativo di rapimento di un bimbo di appena 8 mesi, approfittando di un attimo di distrazione della madre. È accaduto nel cortile di uno stabile occupato di via Tor Tre Teste, alla periferia di Roma. L’uomo e la donna responsabili del tentativo di rapimento, che vivono nel vicino campo nomadi di via Salviati – in questi giorni al centro delle richieste di chiusura da parte degli abitanti di Tor Sapienza – sono stati rintracciati e arrestati dalla polizia. Secondo quanto accertato la mamma del neonato e il responsabile del tentato rapimento si conoscono da tempo perché hanno vissuto nello stesso stabile occupato. Alla base del gesto, ipotizzano gli investigatori, il fatto che l’uomo rivendichi la paternità del piccolo.
A dare l’allarme al 113 la madre del bambino
A dare l’allarme al 113 è stata la stessa madre del bimbo che, come riporta il quotidiano romano Il Messaggero, aveva lasciato per qualche istante all’interno del cortile il piccolo di otto mesi nel passeggino e il figlio più grande di 7 anni. «Mamma aiuto» avrebbe gridato il figlio maggiorerom quando ha visto l’uomo avvicinarsi al passeggino, afferrandolo il fratellino per un piede mentre provava a slacciare la cintura. Scesa in strada con il suo compagno avrebbero iniziato a litigare con l’uomo che poi si è allontanato, a bordo di un furgone dove lo attendeva la donna, minacciando però di ripresentarsi. Subito sono scattate le ricerche dei due che sono stati rintracciati nei pressi del campo nomadi di via Salviati.