I fedeli inglesi: troppi impegni la domenica, rinviate la messa

25 Nov 2014 20:40 - di Francesco Severini

Il giorno del Signore? Non lo decide più il Signore ma l’agenda settimanale dei fedeli. Almeno nella Chiesa d’Inghilterra dove la messa rischia di passare in secondo piano e per un numero sempre maggiore di anglicani è ormai un impegno infrasettimanale. Il dato emerge da un recente rapporto stilato dai vertici della gerarchia anglicana che presenta un dettagliato resoconto di come gli stili di vita, le abitudini, gli impegni siano cambiati negli ultimi decenni e sulla base di questi anche le iniziative per la comunità di fedeli devono cambiare.

Un caffè tra le navate

Ma è al capitolo proposte e indicazione che si deve guardare per capire come la disaffezione dei fedeli per la domenica vada di pari passo con le strane idee della gerarchia:  si menzionano esempi singolari, come l’idea di aprire bar e caffè all’interno delle cattedrali: in quella di Liverpool è stato un successo. Si tratta di una chiesa mastodontica, eretta in stile ‘revival gotico’ nel centro della città dallo stesso architetto che ha creato la celebre cabina telefonica rossa, sir Giles Gilbert Scott. Lo spazio non manca nemmeno per una scultura al neon dell’artista inglese contemporanea Tracy Emin, figuriamoci per tavolini e bancone, tra i quali quest’anno è stato ospitato anche un evento in occasione di Halloween, secondo un approccio che davvero appare ‘poco ortodosso’ ma che sembra funzionare. Parola d’ordine ‘reinventarsi’, quindi, per attirare più fedeli e fedeli più giovani.

Dimezzato il numero dei fedeli

Dal rapporto risulta in effetti che dagli anni ’60 il numero di persone che frequenta le parrocchie regolarmente si è dimezzato, fino a raggiungere a malapena le 800mila. Per ribaltare la tendenza sembra valga la pena anche considerare la domenica ormai come ‘off limits’ visto che nei weekend si tende a concentrare tutte le attività che non trovano spazio nella settimana lavorativa e le famiglie sono sotto pressione. ”Trovare una mezz’ora o un ora per le funzioni religiose durante la settimana pare oggi più plausibile”, ammette al Times il reverendo Adrian Dorber, decano di Lichfield e i numeri gli danno ragione: la partecipazione a funzioni infrasettimanali negli ultimi dieci anni si è duplicata, passando da una media di 7.500 persone nel 2003 a 15mila lo scorso anno. Mentre perfino per Natale, quando cade di domenica, il numero di fedeli in chiesa si riduce.

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