Veneto, il centrodestra punta su Zaia. FdI: vogliamo liste rinnovate

13 Nov 2014 14:59 - di Desiree Ragazzi

Occhi puntati sulle elezioni regionali in Veneto. La macchina organizzativa dei partiti si è già messa in moto. Il centrosinistra ha due candidate per le primarie: l’europarlamentare del Pd Alessandra Moretti che ha già presentato il suo Comitato («La campagna per il Veneto si farà con “cene con gli imprenditori, ma anche nei capannoni industriali e agricoli. Comunque Renzi verrà, forse già prima di Natale», ha detto in un’intervista al Gazzettino) e il deputato Simonetta Rubinato. Nel centrodestra, anche se non è ancora stato presentato ufficialmente con una convention, il nome del prossimo candidato alla guida della Regione sarà probabilmente quello del governatore uscente Luca Zaia.

L’obiettivo del centrodestra

In Veneto il centrodestra punta a presentarsi compatto. Attualmente Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord a Roma sono all’opposizione del governo Renzi e maggioranza in Veneto. Ncd è in giunta mentre l’Udc è all’opposizione (nel 2010  si era candidata da sola).  Il clima è quello di creare un asse unitario di tutto il centrodestra per cui si guarda con attenzione alle prossime mosse del partito di Angelino Alfano che a livello nazionale è schierato per l’appunto a fianco di Matteo Renzi.

Marin (FI): «Battere la sinistra»

«Riteniamo – ha detto  Marco Marin, coordinatore regionale del Veneto e senatore di Forza Italia – che il centrodestra continuerà a guidare il Veneto come d’altronde facciamo anche in Lombardia. I destini delle due regioni sono stati sempre legati: si tratta di due Regioni che il centrodestra ha sempre guidato. Siamo dunque più che convinti che i veneti decideranno di ridarci fiducia. D’altronde le politiche messe in atto da Renzi non sono utili alla nostra gente. Basti pensare all’operazione Mare Nostrum, alla depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, alle tasse alte che penalizzano le nostre imprese, alla disoccupazione giovanile che in Veneto ha numeri importanti.  Il nostro obiettivo – ha concluso Marin – è quello di tenere insieme tutti quelli che sono alternativi alla sinistra. La sinistra e il governo Renzi  giocheranno tutte le loro carte  sul Veneto, ma noi siamo sicuri che il centrodestra abbia i programmi giusti e i valori per ripetere l’esperienza e vincere questa partita».

Zanon (FdI): «Vediamo che fa Alfano»

Dal canto suo, Raffaele Zanon, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, ha spiegato che è stata avviata «una consultazione con il segretario della Lega Tosi e con l’azzurro Marco Marin. L’auspicio che poniamo è che il centrodestra si muova compatto per confermare Zaia alla guida della Regione». Per l’esponente di FdI ci sono dei nodi da sciogliere. «I problemi – ha sottolineato – che emergono sono quelli, in primis, della composizione della lista civica del presidente che dev’essere  “vera” e rappresentata da opinion leader della società civile. Poi molta attenzione è data alla posizione di Ncd: faccia con estrema chiarezza una scelta di campo. Ncd, infatti, a livello nazionale è schierata con Renzi, deve quindi determinare il suo posizionamento a livello regionale chiarendo di stare con il centrodestra e non con la sinistra». Altra questione che pone FdI è quella  morale. «Le liste che vengono presentate – ha concluso Zanon – devono essere caratterizzate da un autentico rinnovamento per rompere definitivamente con il sistema degli affari e degli scandali che ha caratterizzato  in negativo il Veneto con la vicenda del Mose».

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