Agli immigrati alloggio, bus, pasti e ricariche telefoniche. Agli italiani lacrime e sangue
Alloggio, bus gratis, buoni pasto e perfino ricariche telefoniche: Il “razzismo” alla rovescia, ai danni degli italiani, continua. Equitalia insegue e fa fallire piccoli imprenditori e artigiani, mentre gli immigrati aumentano e i sussidi che percepiscono pure.
Lo scandalo di Trento
Il sito Identità.com fa i conti e pubblica su Facebook quelle che definisce le “prove” di politiche assistenziali che stanno mandando a carte quarantotto la coesione nazionale (si vedano i fatti di Tor Sapienza a Roma). Sono le somme spese per garantire un posto dove dormire, i trasporti, l’uso del telefonino e i pasti giornalieri, comprovate dalle politiche locali.
Il fallimento di Mare Nostrum
Un’emergenza nell’emergenza, quella dei costi e dei mugugni degli italiani. Navi da guerra, elicotteri, aerei e droni, schierati nel Mediterraneo, non hanno infatti garantito nessun risultato in termini di contrasto agli sbarchi. A dare i numeri è Frontex (Agenzia europea per la gestione della cooperazione alle frontiere esterne degli stati membri Ue): 42 mila ingressi nei primi quattro mesi dell’anno contro i 12.400 dello stesso periodo dello 2013. Per l’Italia è una debacle totale. Le nostre navi in pattugliamento, invece di scoraggiare gli arrivi li hanno incentivato, con un incremento dell’823%.
Spese insostenibili
Spendiamo più soldi per avere più immigrati, maggiore delinquenza sul territorio, più delitti e rivolte nei quartieri e nelle periferie delle città, che alimentano il malcontento degli italiani contro la politica e le istituzioni. Dall’estero guardano alle cose di casa nostra e ci considerano degli incapaci. Scrive Le Figaro, che riporta i dati di un documento riservato della polizia francese, che nella prima parte dell’anno in Italia sono sbarcati 61.591 immigrati, contro i poco meno di 8.000 dello stesso periodo dello scorso anno. E non c’è da stupirsene. Mentre gli altri Paesi hanno blindato i confini noi abbiamo aperto ancora di più.
Ogni immigrato costa più di un poliziotto
Mentre i rimproveri di Strasburgo al nostro Paese continuano si scopre che ogni immigrato costa oggi più di un poliziotto in servizio. Nel Mezzogiorno – fa sapere l‘Istat – la soglia di povertà è fissata a 706 euro al mese, mentre gli immigrati, una volta registrati (secondo quanto pubblicato da Il Giornale), ne costano 900 netti per spese personali, 900 che vanno a chi li alloggia e 600 per coprire le spese assicurative. Complessivamente una cifra di tutto rispetto, perché il citato poliziotto guadagna circa la metà e un volontario della marina, chiamato a soccorrere i barconi, molto di meno.
Più vittime in mare
Ma almeno riusciamo ad aiutare chi fugge dalla povertà o dalla guerra dei Paesi d’origine? No. E lo certificano lo stesso Viminale e la Marina militare italiana. Mare Nostrum – fanno sapere – ha favorito l’aumento delle vittime in mare. Visto che le navi italiane pattugliavano le acque libiche ed erano vicine, gli scafisti hanno iniziato a utilizzare imbarcazioni sempre più vecchie e insicure e così il naufragio non si è fatto attendere. E i morti pure.