Stretta anti-corruzione, ecco le quattro misure varate dal cdm
«Sulla corruzione, avevamo un impegno da mantenere», un impegno che consiste nel «cambiare le regole del gioco». Venerdì sera dopo il Consiglio dei ministri, il premier Matteo Renzi ha annunciato il via libera al pacchetto anticorruzione. La scelta dello strumento normativo, un disegno di legge, che prossimamente sarà trasmesso in Parlamento, fa prevedere che la discussione sui contenuti è in realtà appena iniziata. Il testo inizierà l’iter dalla Camera e il Pd presenterà un emendamento per consentire sconti di pena a chi collabora con gli inquirenti. Renzi ha chiesto alle Camere «una risposta seria e, speriamo, il più veloce possibile»; e ha annunciato non solo la volontà di garantire una corsia d’urgenza al ddl, ma anche l’intenzione di «mettere la fiducia, se sarà necessario». Insomma, in tema di corruzione e prescrizione il confronto parlamentare si annuncia intenso.
I quattro punti del ddl
Il provvedimento inasprisce le pene del delitto di corruzione “propria”, ossia per atto contrario ai doveri di ufficio, anche allo scopo di aumentare i termini di prescrizione; interviene in senso più ampio e generale sulla prescrizione; prevede confische e sequestri ai corrotti, con lo stesso meccanismo previsto per i mafiosi; e consente il patteggiamento solo se si restituisce il maltolto, prevedendo che si passi dal carcere. Ecco i quattro punti:
1) Corruzione
Per la corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, le pene minime e massime passano dagli attuali 4-8 anni a 6-10 anni.
2) Prescrizione
Con l’aumento delle pene per la corruzione aumenta anche il termine in cui cade in prescrizione il reato di corruzione, che passa a 12 anni e mezzo. Più in generale, e non solo per i processi per corruzione, è poi stato dato il via libera alle misure che congelano per due anni la decorrenza della prescrizione dopo la condanna di primo grado e di un anno dopo la condanna di secondo grado. Misure queste già previste nel ddl sul processo penale, che erano già state esaminate nel Consiglio dei ministri di fine agosto e che ora entrano in questo pacchetto.
3) Confisca
La disciplina della confisca allargata è estesa ai reati di corruzione. In caso di morte del soggetto nei cui confronti è disposta la confisca con sentenza di condanna passata in giudicato, il procedimento di esecuzione può iniziare o proseguire nei confronti degli eredi e degli aventi causa.
4) Patteggiamento
L’accesso viene condizionato, pena l’inammissibilità, alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato, che sono oggetto di confisca obbligatoria, e all’integrale risarcimento del danno.