Dall’Isis minacce via twitter: presto nuovi attacchi, Occidente preparati…
All’indomani del sequestro di Sidney, l’Isis torna a minacciare l’Occidente via Twitter: «La sollevazione dei musulmani e altri attacchi domestici saranno inevitabili se l’Occidente continuerà con i suoi crimini contro l’Islam». A rivelarlo è il Site, il servizio di monitoraggio sugli “ultimi trend” del movimento jihadista a livello globale, che ha anche diffuso alcune foto che testimoniano il compimento di nuove decapitazioni da parte degli uomini del Califfato. Si tratta di 13 persone uccise, che sarebbero stati combattenti di tribù sunnite irachene che si oppongono ai jihadisti e che sarebbero stati catturati 10 giorni fa fra Tikrit e Al-Alam.
I «proclami inusuali» di Monis
Nel dare la notizia, Rita Katz, la fondatrice del Site, ha fatto esplicito riferimento anche alla vicenda australiana, ricordando che il sequestratore di Sidney, Man Haron Monis, un mese fa aveva dichiarato la sua «sottomissione» al “califfo” al Baghdadi, seppure in forma «inusuale», perché non ne aveva mai fatto il nome. Inoltre, ha sottolineato ancora Katz, i suoi «proclami non necessariamente prefigurano che egli fosse parte di un piano dell’Isis».
La presa dell’Isis su «emarginati e psicolabili»
Ma per un altro analista, Rick “Ozzie” Nelson, esperto del Centro studi strategici di Washington, «l’aspetto più preoccupante» del nuovo corso del terrorismo jihadista è proprio la sua capacità di attrarre «criminali, individui emarginati o psicologicamente labili, come l’uomo di Sidney». Su queste persone «la pericolosa e tossica narrativa» del Califfato ha una «presa formidabile», ha spiegato Nelson in un’intervista a Repubblica, sottolineando che la grande differenza con il terrorismo conosciuto finora è che, mentre «al Qaeda, ai tempi di Bin Laden, cercava l’attacco spettacolare, complesso», ora «gruppi come l’Is (o Isis, ndr.) predicano singoli atti di violenza generica: omicidi, furti». Una peculiarità, che «rende estremamente difficile prevenire li attacchi, individuarne i possibili autori».