Ignazio prova a restare in sella. Ma parlare di bici e piste non basta…
Il sindaco Ignazio Marino prova a rimontare in sella, e lo fa per partecipare di primo mattino a Bike to School, ossia per accompagnare – rigorosamente in bici – i genitori dei bambini della scuola materna ed elementare Di Donato. Una delle varie manifestazioni romane pubblicizzate dalla sua presenza su due ruote. E mentre l’inchiesta Mafia Capitale non smette di far deflagrare lo scandalo con nuovi arresti e maxi-sequestri, aggiungendo sempre nuovi pezzi al puzzle malavitoso capitolino, il primo cittadino della capitale prova a distogliere l’attenzione dall’indagine. Dalla disastrosa audizione in commissione antimafia presieduta da un’agguerrita Rosy Bindi che non ha risparmiato al sindaco Pd annotazioni polemiche e critiche non proprio velate. Dalle ultime intercettazioni relative all’inchiesta Mafia Capitale che riguarderebbero Maurizio Pucci, il “candidato” ad entrare nella nuova Giunta come assessore ai Lavori Pubblici, per intenderci, quelle pubblicate dal Messaggero, in cui Salvatore Buzzi sostiene, riferendosi a Pucci, che «quello ruba per il partito, ma tanta roba gli è rimasta attaccata».
L’ossessione (o distrazione?) della bici
E come volta pagina Marino? Come è suo stile fare: sbiciclettando per la città e invocando ad ogni sosta “istituzionale” nuove piste ciclabili. Nuove zone da chiudere alla viabilità. Altre aree pedonali a cui rifare il manto stradale: come se il problema di Roma fossero davvero i sampietrini. Una situazione al limite del surreale che ricorda la sequenza del film Johnny Stecchino di e con Roberto Benigni, in cui il protagonista, bloccato in auto in uno dei tanti ingorghi di Palermo, si sente dire da uno strepitso Paolo Bonacelli – per l’occasione nelle vesti del braccio destro di un boss mafioso latitante – che il reale problema della Sicilia è «il traffico». L’effetto stridente – e tragicomico – è lo stesso ricreato oggi dalle parole del sindaco Marino che, con tutte le gatte da pelare che ha in queste settimane, pensa ad «aumentare le piste ciclabili: un progetto per il 2015 – spiega – che non solo è inserito nel nuovo piano del trasporto urbano e della viabilità, ma a proposito del quale abbiamo notizie che molto probabilmente la nostra richiesta di finanziamento all’Ue per le ciclabili per diversi milioni di euro nel 2015 sarà approvata». Poi, mentre autoincensa progettualità su due ruote e nuovi pasticci urbani, tra una disamina sulle «aree pedonali da preservare anche con la cura dei sampietrini», e un richiamo a quelle «ad alta percorrenza, probabilmente da asfaltare», Marino non tralascia di sottolineare la «necessità anche per i bambini di un corretto stile di vita», da applicare appunto andando in bici. Un uomo che assiste allo “spettacolo”, al limite del paradossale; forse raccogliendo le istanze di molti dei presenti alla convention green del sindaco, dalla strada urla un sintomatico, ed emblematico, «buffone»…