Influenza, l’allarme dei medici: per le vaccinazioni un calo dell’80%
Un calo medio dell’80% delle vaccinazioni influenzali, con picchi del cento per cento. È “l’effetto Fluad“, che si è registrato, da Nord a Sud Italia, dopo la notizia del blocco dei lotti sospettati di aver provocato decessi tra gli anziani, arrivata proprio nel bel mezzo della campagna anti-influenzale. E se rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ad oggi il calo dei vaccini effettuati si attesta intorno al 30% è solo perché la maggior parte delle Regioni era già arrivata a buon punto con l’immunoterapia prima che scoppiasse il caso.
Situazione varia da regione a regione
È la stima che emerge da un’indagine a campione tra i medici di famiglia del Sindacato medici italiani (Smi). La situazione però varia molto da regione a regione. «Da quando si è iniziato a parlare di decessi ho vaccinato una sola persona, fortunatamente la campagna vaccinale era già a buon punto, questo farà sì che il calo rispetto allo scorso anno non andrà oltre il 30%», commenta il vicesegretario Smi Toscana Franco Fontana. Stesso discorso per la Liguria e il Molise. «Tutto bloccato dopo la notizia», segnalano anche i medici di famiglia del Piemonte e del Lazio. «La metà si era già vaccinata tra ottobre e novembre, nel restante 50% il calo è del cento per cento, ma abbiamo ancora tempo fino al 31 dicembre», dichiara Paolo Marotta, segretario Smi Lazio.
Calo di vaccinazioni fino al 90%
In Abruzzo, dopo la notizia del blocco, il calo è stato del 90% e attualmente si registra il 30-40% in meno di vaccinati rispetto all’anno precedente. Va meglio in Puglia, riferisce il segretario regionale Anna Lampugnani: «La flessione dopo la notizia è stata del 50% mentre complessivamente il calo rispetto allo scorso anno è del 15%». Idem per la Calabria, dove la campagna vaccinale era praticamente terminata prima della notizia. Grazie all’informazione svolta in modo capillare, l’effetto Fluad è stato meno rilevante in Emilia Romagna (dove il calo immediato è stato del 15%), Lombardia (-35%). Mentre in Veneto il calo è stato del 70%.