Legge di Stabilità, bagarre alla Camera. E Grillo perde altri pezzi
Approdo incandescente a Montecitorio per la legge di Stabilità, che salvo sorprese dovrebbe essere approvata prima di Natale. Dopo il travagliato via libera di Palazzo Madama anche alla Camera è bagarre.
La protesta
Durante le votazioni degli emendamenti al ddl sette deputati del Movimento 5 Stelle, tra cui il capogruppo Alessio Mattia Villarosa, hanno occupato i banchi del governo in segno di protesta. Dopo una breve sospensione il presidente di turno Roberto Giachetti ha comunicato l’espulsione dei pentastellati protagonisti del caos in Aula: si tratta di Davide Tripiedi, Ferdinando Alberti, Massimo Baroni, Luca Frusone, Gianluca Rizzo, il capogruppo Alessio Villarosa e Tatiana Basilio. «I presidenti delle Camere dovrebbero rendere onorevole il loro ruolo – è stata la reazione di Villarosa – vengono dati milioni alla difesa e vengono tolti i soldi per gli sgravi. A questo punto siamo pronti a tutto».
Grillo perde i pezzi
La protesta arriva nel giorno in cui Il Movimento ha perso altri tre parlamentari (due senatori e un deputato) che si sono dimessi in dissenso aperto con la linea politica dell’ex comico. Un’emorragia che non accenna a fermarsi. Oggi ho rassegnato dimissioni dal Parlamento con gli altri due portavoce di Latina. Il rispetto di principi e regole vale più di una poltrona», ha annunciato via Twitter il deputato Cristian Iannuzzi, che si è dimesso dal Parlamento con i due senatori grillini Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni. Un vero terremoto in casa grillina che perde tre parlamentari in un giorno solo. La conferma arriva dal capogruppo alla Camera, Andrea Cecconi. E la motivazione è il cambiamento della “linea politica” del grillismo.