
Mafia & politica, Alemanno: dimostrerò la mia totale estraneità
Politica - di Redazione - 2 Dicembre 2014 - AGGIORNATO 3 Dicembre 2014 alle 13:36
«Chi mi conosce sa bene che organizzazioni mafiose e criminali di ogni genere io le ho sempre combattute a viso aperto e senza indulgenza. Dimostrerò la mia totale estraneità ad ogni addebito e da questa incredibile vicenda ne uscirò a testa alta. Sono sicuro che il lavoro della Magistratura, dopo queste fasi iniziali, si concluderà con un pieno proscioglimento nei miei confronti». E’ stato il commento di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, alla notizia dell’inchiesta che lo vede indagato, insieme ad un centinaio di persone, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’indagine, come è noto, coinvolge altri politici, di vari partiti, nell’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici da parte del Comune di Roma e delle aziende municipalizzate e nella gestione dei centri di accoglienza. Tutte ipotesi di accusa, che ovviamente vanno verificate dalla magistratura. L’indagine fu avviata nel 2010 su iniziativa dell’allora procuratore aggiunto (ora scomparso) Pietro Saviotti, che affidò al reparto criminalità del Ros, allora diretto dal colonnello Massimiliano Macilenti, l’inchiesta poi conclusa dal colonnello Russo. Ora se ne occupano i sostituti procuratori Luca Tescaroli, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini sotto la supervisione del procuratore capo Giuseppe Pignatone.
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