Marino “punisce” i figli delle detenute: niente giorno di libertà per i piccoli
Niente più giorno di libertà per i bambini da o a 3 anni detenuti a Rebibbia con le loro mamme: il Comune di Roma ha tagliato i fondi per il servizio di navetta che ogni sabato li portava in “gita” fuori dal carcere. La sospensione del servizio inizierà il 1 gennaio, come comunicato dall’Atac, che erogava il servizio, all’associazione “A Roma insieme” che con i suoi volontari, per più di vent’anni, ogni sabato ha assicurato ai piccoli frammenti di normalità.
Una decisione che «sconcerta e indigna»
A denunciare la vicenda è stata la stessa associazione, dopo aver ricevuto la comunicazione della sospensione della navetta da parte dell’Atac, che a quanto pare avrebbe anche messo in vendita i pullmini destinati a questo tipo di servizi. «Questa decisione, se confermata, come sembra purtroppo dalle nostre richieste di chiarimento ci sconcerta e anche ci indigna. Il taglio del Comune coinvolge, soggetti deboli per definizione e non trova alcuna giustificazione nell’esigenza, che nessuno nega, della razionalizzazione delle spese», ha commentato la presidente dell’associazione, Gioia Passarelli.
Marino sensibile solo a parole
Dunque, grazie alla spending review targata Ignazio Marino, già sabato 3 gennaio i bambini resteranno chiusi in carcere e questo nonostante il fatto che, come ricordato da Passarelli, il sindaco «in altre circostanze ha mostrato sensibilità sulla condizione dei bambini detenuti». «Ora non deve sottrarsi al nostro richiamo», ha aggiunto la presidente di “A Roma insieme”, chiamando anche a raccolta «tutti gli altri soggetti del mondo del volontariato affinché – ha chiesto – si prendano iniziative unitarie contro un palese atto di ingiustizia».