Sconfitti i laicisti a Parigi: perso il ricorso contro il Presepe in municipio
I laicisti francesi incassano una sconfitta. Ok al presepe in comune. Il tribunale amministrativo di Melun, nella banlieue di Parigi, ha autorizzato il municipio a mantenere la rappresentazione della grotta di Betlemme sistemata nelle scorse settimane nei giardini dell’Hotel de Ville, la sede del comune. Il tribunale ha così respinto il ricorso della Fédération des libres penseurs de Seine-et-Marne, che chiedevano la rimozione del presepe in nome della laicità e della legge del 1905 sulla separazione tra Stato e chiesa.
La “guerra del Presepe”
La Natività in Francia ha scatenato da settimane gli eroici furori di coloro che pensano che il presepe sia un attentato alla laicità dello Stato. In alcuni casi sta prevalendo il buon senso: infatti nei giorni scorsi, anche il Tar di Montpellier ha autorizzato il sindaco di Béziers, Rober Ménard, a mantenere il presepe nel suo municipio. Sta destando polemiche, invece, la sentenza del Tribunale amministrativo di Nantes, nell’ovest, che ha invece ordinato al Consiglio regionale della Vandea – la terra più ancorata alle antiche tradizioni cattoliche in Francia – di smontare il presepe esposto nell’ingresso della propria sede. Quest’anno, dunque, bambino Gesù, pastori, bue e asinello dovranno restare negli scatoloni. Gli zelanti del pensiero unico del politicamente corretto riescono così ad avere la meglio (per ora) in una regione profondamente cattolica.