Tor Sapienza, i pranzi “beffa” non bastano: romani ancora in piazza

23 Dic 2014 10:30 - di Priscilla Del Ninno

Tor Sapienza: evidentemente non è bastato il “pranzo delle beffe” a sedare gli animi infuocati degli abitanti di una delle tante periferie romane in fermento: il teatrino (organizzato ad arte dal Pd?) della famigliola felice che accoglie nella sua umile dimora il primo cittadino, ospite d’eccezione di un incontro che avrebbe dovuto essere pacificatore, non ha convinto la folla dei tanti romani smaliziati e ormai tristemente avvezzi alle pantomime riparatorie della politica. Il fuoco, infatti, continua a covare sotto la cenere a Tor Sapienza – come in altri quartieri periferici  della capitale – protagonista nelle scorse settimane di una imponente serie di proteste anti-immigrati, concluse tutte con cassonetti bruciati, residenti in rivolta e urla di «buffone buffone» indirizzate al sindaco chirurgo.

La mappa del disagio: in piazza il 29 dicembre

Tanto è vero che erano molti i comitati di quartiere e le associazioni che si sono incontrate nei giorni scorsi nell’ex sala consiliare Lucio Conte di via Prenestina per dare vita alla nuova «mappa del disagio», ognuno per la sua area di appartenenza. E non a caso, numerosi dei comitati presenti all’appuntamento organizzativo erano gli stessi che hanno manifestato il 15 novembre, partendo da piazza dell’Esquilino, contro il disagio feroce che vivono le periferie, Tor Sapienza in testa a tutte. Il progetto dunque è chiaro: creare una sinergia con altre realtà disagiate – e la capitale pullula di quartieri difficili –: far sentire la voce di un esercito in rivolta contro l’inerziale inefficienza fin qui dimostrata dagli amministratori in Campidoglio. Tanto che, mentre tra una lasagna e un arrosto al forno con le patate, il sindaco Marino banchettava e pontificava su come «ridurre la concentrazione abitativa nei campi rom di Salviati 1 e Salviati 2». Mentre tra un caffé e un amaro Marino annunciava bonario l’allestimento di nuovi impianti di luce a led, i cittadini di Tor Sapienza, organizzati in veri plotone d’azione di recupero e salvaguardia della loro tormentata periferia, da un lato si rimboccavano le maniche ripulendo parchi e piantando insieme ai bambini del quartiere gli alberi donati da un vivazio della zona, dall’altro organizzavano step by step la manifestazione annunciata per il prossimo 29 dicembre. Un altro appuntamento nato sull’onda della rabbia e della paura che, ormai è chiaro, una cena a base di pesce o un té con i biscottini non saranno sufficienti a tacitare…

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