Appello della Lega: intercettare gli imam, telecamere nelle moschee

15 Gen 2015 13:15 - di Fortunata Cerri

«Contro il terrorismo esportare il modello Desio: controlli a tappeto in luoghi di culto e negozi etnici, verifiche di massa durante le preghiere, telecamere nelle moschee, e telefoni degli Imam sotto controllo». È l’appello ad Alfano dei deputati leghisti Marco Rondini e Paolo Grimoldi, che chiedono al ministro dell’Interno di prendere ad esempio la “buona prassi” del Comune brianzolo, citata anche da un dossier umanitario dell’Istituto Open Society di New York, relativo alla “profilazione etnica” dell’immigrazione, e al centro delle proteste del mondo musulmano, che lamenta eccessivi controlli.

L’appello ad Alfano

«Nella situazione di emergenza terrorismo in cui ci troviamo – dicono i due parlamentari – esplosa dopo i fatti di Parigi, è doveroso mettere in atto tutti i sistemi di controllo possibili per prevenire il rischio di infiltrazioni nei luoghi di culto, che è già stato appurato da procure e intelligence, come testimoniano le cronache. Non esiste privacy laddove in gioco c’è la sicurezza nazionale».  Mondini e Grimoldi si dicono certi che «le forze dell’ordine di Desio hanno dato un’ottima impronta, definendo uno standard di sicurezza che dovrebbe essere formalizzato in un protocollo operativo, da applicare in ogni Comune con centri di culto islamici». Di fronte a un rischio come quello terroristico, concludono i due parlamentari, «la leggerezza e la sottovalutazione, da parte di certa politica, sono complici e colpevoli. Contro tagliagole pronti a farsi esplodere la risposta deve essere adeguata e ferrea».

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