Basta un piccolo drone per “violare” la Casa Bianca: è di nuovo allarme
Un piccolo drone imbarazza il Secret Service e pone nuovi interrogativi sui sistemi di sicurezza alla Casa Bianca. Anche dopo la scoperta che a manovrare il dispositivo è stato un impiegato del governo. Il piccolo drone, 60 centimetri e dotato di quattro eliche, è precipitato nei giardini della residenza presidenziale, allertando gli uomini del Secret Service che hanno provveduto immediatamente a bloccare le entrate e le uscite della Casa Bianca fino a verso le cinque.
A guidarlo un impiegato
Il drone stava volando ad una altitudine molto bassa prima di precipitare nel giardino Sud-Est dell’edificio. All’alba, gli investigatori hanno setacciato la zona intorno al piccolo velivolo, alla ricerca di ulteriori indizi. Alla fine si è scoperto che a guidare il dispositivo è stato un impiegato del governo, il quale ha affermato di averne perso il controllo. Al momento, il Secret Service sostiene di credere alla sua versione anche se sorgono dubbi sul fatto che lo stesse manovrando a quell’ora di notte. Informato dell’incidente, il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha precisato che «non c’è stata alcuna minaccia». Il presidente Usa, Barack Obama, e la moglie Michelle si trovano in India, mentre le figlie Sasha e Malia erano nella residenza. Anche se i droni nell’immaginario comune sono considerati armi letali usate contro i terroristi, esiste una varietà di piccoli dispositivi disponibili in commercio e utilizzati come giocattoli.
Costano anche 60 dollari
Sul sito di Amazon, un esemplare costa 60 dollari: pesa circa un chilo, viene comandato a distanza, è dotato di 4 eliche ed è in grado di trasportare una telecamera. Proprio la proliferazione di piccoli droni – anche se nel Distretto della Columbia sono vietati – sta proponendo nuove sfide non solo alle strutture governative sensibili, ma in tutto il Paese in quanto i dispositivi dotati di telecamere pongono seri problemi alla privacy. Episodi simili si sono verificati anche lo scorso anno: quattro dispositivi sono stati segnalati nelle vicinanze della Casa Bianca e del Congresso. Anche se il drone non ha rappresentato nessuna minaccia, l’ennesimo “intruso” alla Casa Bianca mette ancora una volta in imbarazzo il Secret Service che proprio questo mese ha rimosso quattro alti dirigenti dopo la serie di incidenti che hanno rivelato una serie di falle nel sistema di sicurezza dell’edificio. Il caso più clamoroso riguarda un reduce affetto da problemi mentali che, lo scorso settembre, è riuscito a scavalcare l’inferriata della Casa Bianca fino ad arrivare armato di coltello dentro l’edificio principale, nella East Room, prima di essere bloccato e arrestato. Il caso ha costretto l’allora direttore del Secret Service, Julia Pierson, a dimettersi e una completa revisione del corpo di elite.