Blitz con sequestro e devastazioni di anarchici e antifascisti contro la Lega
Blitz di un gruppo di malviventi anarchici e antifascisti incappucciati che la scorsa notte in un hotel della Capitale dove è in programma il primo congresso della “Lega Nord per Roma“. A volto coperto, circa 10 persone sono entrate nell’albergo NH Vittorio Veneto di Corso Italia – nel cuore della Capitale – e, dopo aver immobilizzato per qualche minuto il portiere di notte, hanno imbrattato con della vernice rossa gli arredi e scritto sulle vetrate “No Lega“.
Il gesto è stato poi rivendicato da un sedicente gruppo di “antifascisti”. «Abbiamo deciso di dargli il benvenuto in questa città colpendo l’albergo che ha deciso di ospitare questo convegno, sporcandolo con la vernice e scrivendo sulle sue vetrate a grandi lettere No Lega!», si legge in una nota, accompagnata dal video del blitz. Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo informativo di Roma e della compagnia Roma Centro. Al vaglio le telecamere di zona. Secondo quanto si è appreso, i danni ammonterebbero a diverse migliaia di euro. Sono state imbrattate scale, pareti e suppellettili.
Attentati, agguati, minacce: i Centri Sociali contro la Lega
La Lega è, da sempre, nel mirino di no global, anarchici, insurrezionalisti, Centri Sociali e No Tav. Gli attentati, gli agguati, i danneggiamenti contro il partito di Matteo Salvini da parte di queste frange estremiste e violente sono oramai all’ordine del giorno.
Nel dicembre 2010, due esponenti della galassia antagonista piazzano due ordigni contenenti ognuno 53 chili di polvere pirica che esplodono a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro distruggendo completamente la sede della Lega Nord a Gemonio, già obiettivo di due precedenti attentati, a pochi metri dalla casa di Umberto Bossi. Sul muro la scritta inequivocabile “Antifa secondo atto”, scritta in stampatello.
Le indagini scopriranno poi che dietro all’attentato ci sono il Centro Sociale Baraonda e il Collettivo dei Corsari.
La sede della Lega Nord a Gemonio era già stata colpita nel febbraio del 2007 e nel gennaio del 2009.
Nel maggio del 2011 tre militanti toscani della Lega, dipendenti del Consiglio Regionale toscano, vengono aggrediti a pugni, calci e a colpi di casco da un gruppo di malviventi dei Centri Sociali.
Decine di aggressioni contro la Lega da parte dei no global
Nel dicembre 2012 una cinquantina di anarchici dà l’assalto ai Magazzini del Cotone, nel Porto Antico di Genova, dove è in corso una manifestazione della Lega Nord contro il Governo Monti. A farne le spese i vari pullman con il quale erano stati portati sul posto i delegati leghisti – distrutti a sassate e a colpi di casco i vetri dei pullman e i finestrini – e tre militanti della Lega aggrediti a pugni nei vicoli della città e colpiti agli occhi.
Il 18 gennaio del 2013 una ventina di malviventi dell’area antagonista dà l’assalto a un negozio della Lega Nord a Trento. Tre i feriti dalla furia dei delinquenti, fra cui il proprietario di un bar che era uscito dal locale per rendersi conto di cosa stava succedendo, l’ex-presidente del Consiglio regionale, Franco Tretter, colpito alla mandibola e un attivista della Lega colpito ad un occhio. Un’aggressione vigliacca che era seguita a un’altra aggressione del giorno prima, sempre a un gazebo della Lega Nord a Trento.
Qualche giorno dopo, il 24 gennaio, nuova aggressione a un altro gazebo della Lega distrutto dagli anarchici a Calliano, sempre nel Trentino. Questa volta viene minacciato dai no global un anziano.
L’8 novembre scorso uno dei fatti più gravi: Matteo Salvini, in visita assieme ad altri leghisti a un campo nomadi bolognese, viene circondato e aggredito dai Centri Sociali che distruggono l’auto. Poco dopo gli stessi malviventi aggrediscono anche un cronista del Resto del Carlino al quale spaccano un braccio.