Cargo con 400 profughi siriani alla deriva verso le Calabria
Proseguono al largo delle coste pugliesi, i soccorsi al mercantile carico di migranti abbandonato dall’equipaggio. La nave cargo Ezadeen si era fermata a circa 40 miglia a largo delle coste del Salento per avere esaurito il carburante (e non per un black out come si era appreso in un primo momento). Nonostante le difficili condizioni meteorologiche, un elicottero HH-139 dell’Aeronautica militare ha consentito ad alcuni operatori della Capitaneria di porto di calarsi sulla nave. Il cargo è stato preso al traino dalla nave islandese Tyr che opera nell’ambito dell’operazione Triton, che ha sostituito Mare nostrum. La nave è attualmente governata da sei uomini delle Capitanerie di porto di Gallipoli e Taranto giunti a bordo con un elicottero dell’Aeronautica militare levatosi in volo dalla base aerea di Gioia del Colle. La nave, con a bordo oltre 400 migranti, si dirige a una velocità di circa tre nodi verso le coste pugliesi ma non è stato ancora deciso il porto dove verrà condotta. Nelle stive della nave, gli uomini delle Capitanerie di porto che governano il cargo hanno segnalato la presenza di donne e bambini. La nave si sta dirigendo verso Corigliano Calabro, dove dovrebbe arrivare in nottata. In un primo momento il cargo sarebbe dovuto giungere a Crotone, ma a causa delle avverse condizioni meteorologiche, è stato deciso di fargli cambiare rotta.
A Capodanno sbarcati a Gallipoli 800 migranti
Il 31 dicembre al largo delle coste di Gallipoli si era verificata una situazione fotocopia. La nave Blue Sky M, un cargo battente bandiera moldava con 768 migranti a bordo, per lo più siriani, è finita in avaria e ha mandato un sos. Dei migranti 130 sono stati ricoverati in vari ospedali della provincia e soprattutto Gallipoli e Casarano. Nessuno di loro risulta in gravi condizioni, manifesterebbero solo sintomi da ipotermia. Gli altri migranti sono stati sistemati in tre scuole comunali dove sono stati assistiti e rifocillati da personale della Croce rossa e della Protezione civile. I quattro scafisti, tutti di nazionalità siriana, sono stati arrestati dall’unità anti immigrazione clandestina. Tutti sarebbero stati riconosciuti dai migranti che erano a bordo, mentre gli scafisti tentavano di nascondersi tra quanti venivano soccorsi. In un primo momento si era diffusa la notizia che gli scafisti fossero fuggiti a bordo di un’altra imbarcazione lasciando il mercantile senza governo. I migranti hanno riferito di aver pagato per il viaggio tra i cinquemila e i settemila dollari.