Al Colle un candidato Ppe? Fratelli d’Italia dice no e il Ncd perde le staffe

3 Gen 2015 18:58 - di Guglielmo Federici

Tiene banco all’interno del centrodestra il dibattito sugli scenari per il Quirinale. Spunta l’ipotesi avanzata da Forza Italia e Ncd di un candidato alla presidenza della Repubblica che sia aderente al Partito popolare europeo. Ma l’idea non convince tutti, anzi. Un no secco arriva da FdI per bocca del suo presidente, Giorgia Meloni: «Per Fratelli d’Italia è da escludere l’ipotesi di un accordo tra i leader del centrodestra per candidare al Quirinale un esponente di area Ppe».

«Al Colle ci vuole un eurocritico»

Siamo agli antipodi, dice senza mezzi termini la Meloni: «La nostra proposta infatti va esattamente nella direzione opposta: candidare al Colle un eurocritico che non si pieghi ai diktat di Berlino e di Bruxelles. Una figura autorevole e simbolica che possa riunire non solo il centrodestra ma tutte le forze che difendono la libertà, la sovranità e gli interessi dell’Italia. Per questo – aggiunge- rilanciamo l’appello che nei giorni scorsi avevamo rivolto a Lega, Forza Italia, M5S e a quella parte di Pd che non si arrende alla Troika: scegliamo e votiamo insieme un eurocritico che difenda gli interessi degli italiani e non quelli dei poteri forti».

«Lega e Fratelli d’Italia non ci stanno? Affari loro..»

La risposta non tarda ad arrivare e su Twitter Roberto Formigoni del Ncd è altrettanto netto sulle indicazioni da seguire. « Un candidato al Quirinale di area Ppe, questa è la strategia giusta per incidere e per reiniziare il centro-destra». Quasi un diktat. Poi molto sbrigativamente liquida così il dibattito interno: «Se Lega Nord e FdI non ci stanno, affari loro».

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