FI alza la voce: via il premio al partito o salta tutto. L’Italicum parte in salita
C’è da scommetere che a sinistra ora faranno a gara a chi la spara più grossa sul contenuto dell’intervista di Renato Brunetta a La Telefonata, rubrica mattutina di Canale 5, nel corso della quale il capogruppo forzista a Montecitorio ha di fatto intimato al Pd di espungere dal testo dell’Italicum l’emendamento che assegna il premio di maggioranza alla lista e non – come era stato pattuito tra Renzi e Berlusconi – alla coalizione. Se il premier non lo ritirerà – è il succo del ragionamento di Brunetta – sarà solo sua «la responsabilità di rompere il patto del Nazareno» perché metterebbe Forza Italia in condizione di non poterlo votare.
Al Senato pronti 17mila emendamenti
L’iter per l’approvazione della legge elettorale è ripreso proprio in queste ore al Senato, dove l’attendono oltre 17mila emenadamenti e la proposta del leghista Calderoli di riportare il testo in commissione al fine di dipanare la matassa della cosiddetta clausola di salvaguardia, una sorta di congelamento della nuova legge fino al 2017. Che è poi l’unico modo per vincere la paura dei parlamentari di elezioni politiche entro quest’anno.
L’Italicum banco di prova del patto del Nazareno
Il fatto che sull’argomento sia però intervenuto Brunetta e non Romani, suo omologo a Palazzo Madama, lascia intendere che il suo altolà a Renzi sia stato ispirato direttamente da Arcore. Scontato, quindi, che nel Pd si sosterrà che l’affondo brunettiano sià da decifrare come una ritorsione per l’atteggiamento ambiguo tenuto da Renzi sull’ormai famosa norma della depenalizzazione del 3 per cento dell’evsione fiscale, subito bollata dalla minoranza pd come misura ad uso e consumo di Berlusconi. Il pemier prima l’ha approvata, poi disconosciuta, quindi rivendicata ed infine congelata a dopo l’elezione del successore di Napolitano, dando corpo a più di un sospetto di tenerla ferma al solo scopo di condizionare il Cavaliere sulle trattative per il Quirinale. Che ora – per bocca di Brunetta – gli risponde (giustamente) per le rime.