Fitto a Renzi: «Fannullone a chi? A noi? Ma pensi a lavorare di notte…»

16 Gen 2015 18:35 - di Franco Bianchini

«Matteo Renzi cade in una grave contraddizione. Da un lato, offende il Parlamento e tutti quelli che non vogliono fare pasticci sulla legge elettorale e sulle cosiddette riforme costituzionali, e se la prende con chi giustamente non si presta a soluzioni confuse e ingannevoli (a partire dalla finta abolizione del Senato, che resterà purtroppo in piedi, duplicando l’inganno già realizzato da Renzi con le province). Insomma, per lui il Parlamento dovrebbe lavorare anche di notte su questi temi, che pure non sono al centro dell’interesse degli italiani». Lo afferma Raffaele Fitto sul suo blog.

 Le imprese sacrificate sull’altare delle strategie

«Dall’altro, invece – aggiunge Fitto – ci fa sapere che su un tema davvero rilevante per le imprese, lui aspetterà altri 35 giorni. Infatti, pur avendo ricevuto dal Parlamento una importante legge-delega fiscale ormai da dieci mesi, e avendola attuata non oltre il 10%-15% dei suoi reali contenuti, ora i prossimi decreti delegati (incluso quello in materia penale tributaria) arriveranno solo il 20 febbraio prossimo, cioè dopo i voti su Quirinale, legge elettorale e riforme».

 Chi è il vero fannullone?

«Come si spiega tutto questo? Renzi è forse un premier fannullone? Altrimenti come si spiega il fatto che voglia ancora far attendere le imprese e i contribuenti italiani? Se vuole essere credibile nelle critiche verso il Parlamento, convochi d’urgenza il Cdm, anche di notte, e approvi tutti i decreti. Se non lo fa, quale altra spiegazione dobbiamo immaginare?», conclude Fitto.

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