In Russia niente patente di guida ai ciechi (ovvio) e ai… pervertiti

10 Gen 2015 13:40 - di Redazione

«L’intento originale poteva essere pure lodevole, dato che in Russia gli incidenti stradali sono tantissimi e catastrofici, con un numero di morti annui (30 mila) quasi uguale agli Stati Uniti che hanno più del doppio degli abitanti. Ma le nuove norme che vogliono stabilire chi non potrà avere la patente finiscono per discriminare pesantemente chiunque pratichi una sessualità «diversa», dai travestiti a coloro che si eccitano con oggetti inanimati o guardando altri fare sesso. Più in generale, il decreto sembra essere stato scritto dai classici «dilettanti allo sbaraglio». Tecnici e politici con una vaga infarinatura di psichiatria e con poche ed errate nozioni mediche». Lo scrive il corriere.it, secondo cui, «se il testo non potesse rivelarsi estremamente dannoso e discriminatorio per molte categorie di cittadini che sono perfettamente in grado di condurre un veicolo, sarebbe del tutto comico».

L’iniziativa è di Medvedev

«Partiamo dall’ultimo punto, il numero dieci: non si potrà rilasciare la patente di guida a chi è cieco da entrambi gli occhi. Coloro che hanno criticato l’iniziativa del premier Dmitrij Medvedev hanno subito ironizzato: “Ma fino ad oggi i ciechi potevano guidare?”. Gli autori del provvedimento hanno fatto un vero e proprio pasticcio, mettendo assieme un po’ di tutto. E copiando, pari pari, un testo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che serve solamente a identificare le varie patologie e i vari comportamenti. Così si parla di stati che, quando sono «cronici e prolungati con manifestazioni gravi stabili» (come dice il decreto), chiaramente non consentono di guidare: schizofrenia e delirio, alterazioni psichiche anche legate all’uso abituale di droghe o a forti dosi di farmaci particolari. Ma poi ecco che viene inserito chi somatizza l’ansia, chi è affetto da una patologia che lo spinge a strapparsi i capelli».

Milonov: chi si oppone è un perverso

«Il punto più controverso – continua il corriere.it – è senz’altro il numero 5 che riprende la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, comprendendo tutte le possibili categorie classificate come «alterazioni dell’individuo e del comportamento in età matura». Ecco allora che ci rientrano coloro che sono attratti patologicamente dal gioco d’azzardo, i cleptomani, i piromani. E quindi quelli che hanno comportamenti sessuali particolari. Travestiti, transessuali, bisessuali, pedofili, voyeuristi, necrofili, esibizionisti, sadomasochisti, coloro che sono dediti al sesso con animali e chi trae piacere dallo strofinarsi contro altre persone (in genere in autobus). Una macedonia che le organizzazioni per i diritti umani hanno subito stigmatizzato. Anche perché, da quello che si capisce, le nuove norme offrono una grande discrezionalità alle autorità, come accadeva in epoca sovietica. Ma, naturalmente, tra i politici c’è chi è pronto a sostenerle a spada tratta. Il deputato di San Pietroburgo Vitalij Milonov, che già si era battuto per la legge contro la propaganda gay tra i minori, è categorico: “I medici e i sessuologi che si oppongono alle nuove misure sono loro stessi dei perversi”».

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