Ingiurie antifasciste a Carocci: ci scrive il presidente del Municipio
A proposito della squallida pagina di antifascismo militante vissuta dopo i funerali di Carlo Carocci, con i muri del quartiere romano Monteverde imbrattati di insulti contro il defunto – “Carocci fascio infame”, firmato Falce e martello – riceviamo da parte del presidente del XII Muncipio, Cristina Maltese (Pd), una lettera inviata alla direzione del Secolo d’Italia on line nella quale fa alcune precisazione in merito all’articolo del nostro sito, che riprendeva fedelmente le dichiarazioni rilasciate all’Ansa dalla stessa presidente del Municipio. Non ha gradito il riferimento ai “cattivi maestri democratici”, ma la descrizione realistica degli eventi non lascia purtroppo molti dubbi, perché le parole hanno un peso.
Il peso delle sue parole
La Maltese ci scrive varie cose: «Ai funerali di Carocci c’ero anch’io per rispetto a un avversario politico leale e alla sua famiglia». Ci informa di avere ricordato il nostro Carocci nella seduta del consiglio e aggiunge: «Condanno fortemente ogni manifestazione antidemocratica, così come condanno le offese soprattutto se rivolte a una persona scomparsa». Poi sottlinea che «i cattivi maestri sono quelli per i quali ogni occasione è buona per alzare il livello dello scontro». Ci spiace constatare che il clima post-esequie è stato surriscaldato anche da alcune frasi inopportune che testualmente riportiamo: «In occasione dei funerali, presso la Chiesa Regina Pacis, l’uscita della salma è stata omaggiata con il saluto romano», aveva detto proprio la Maltese aggiungendo che «si tratta di una manifestazione celebrativa antidemocratica e fuori legge che non può essere né accettata né tollerata, in quanto ferisce le istituzioni democratiche».